Prima la caduta, poi il vai e vieni dall’ospedale e, infine, svariate medicazioni. Un marciapiede dissestato in viale Campania è costato caro a un anziano che da ormai tre settimane, esattamente dallo scorso 8 aprile, data dell’incidente, non è riuscito ad avere avuto più pace.
Quella che sembrava una banale storta a causa di un marciapiede malmesso si è trasformata in un incubo, culminato col rischio di una necrosi del polpaccio e del piede sinistro. «Stavamo passeggiando in viale Campania, tra via Brigata Verona e viale Lazio, quando a causa di un rigonfiamento del marciapiede ho visto mio marito cadere rovinosamente per terra», scrive la moglie del malcapitato in un messaggio inviato alla redazione del Giornale di Sicilia.
«In sostanza - prosegue la donna - la buca lasciata dal palo di un cestino gettacarte dismesso è stata ricoperta da cemento e ha creato una trappola. Mio marito non se n’è accorto e ci è caduto sopra». All’inizio tutto lasciava pensare a niente di serio: un ematoma da curare in pochi giorni con una convalescenza domestica. In realtà la situazione si è fatta ben più grave e ha costretto l’uomo a un continuo andirivieni dall’ospedale Villa Sofia.
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