Palermo

Giovedì 24 Aprile 2025

Quando il Papa venne in visita da fratel Biagio, don Pino: «Volle un nostro fratello al Vaticano»

La Missione di speranza e carità, la cittadella dei poveri fondata dal missionario laico Biagio Conte, ha accolto Papa Francesco durante la sua visita del 15 settembre 2018, nel venticinquesimo anniversario dell’omicidio per mano mafiosa di padre Pino Puglisi. In quell'occasione, il pontefice ha pranzato alla mensa della Missione insieme a fratel Biagio e ai poveri accolti dalla comunità.

Il ricordo di don Pino

«Quando abbiamo saputo che il Papa sarebbe venuto in Missione ci siamo rallegrati tantissimo. Ho subito raggruppato i fratelli di via Archirafi e li ho informati di questa grandissima novità - ricorda don Pino Vitrano, oggi a capo della Missione - qui ci furono tanti momenti significativi che si sono avvicendati. In particolare, siamo rimasti colpiti dal comportamento di Papa Francesco quando ha parlato col nostro fratello ghanese, il quale ha detto ha detto al Papa di non essere mai stato in Vaticano. Allora Bergoglio chiese all’arcivescovo Corrado Lorefice di preparare un biglietto per lui. Poi, quando stava per ripartire, gli disse ''Corrado so che tu hai tanti impegni e chiaramente non puoi badare a tutto, però non dimenticare di fare venire Francois in Vaticano''. Questo dimostra l’attenzione che il Papa aveva verso i poveri: non si approcciava con uno spirito di superiorità, ma di parità». Quella visita del Papa «ha avuto un impatto profondo e duraturo su tutti coloro che hanno partecipato, anche perché durante la giornata il pontefice ha ribadito con forza la scomunica ai mafiosi», un messaggio che ha risuonato profondamente nella comunità locale. «Dopo aver ascoltato il canto che i bambini hanno fatto davanti nell’atrio della Missione - ricorda ancora don Pino - si è poi accomodato nella sala sistemata per tutti i fratelli, circa 150 posti. Avevamo allestito anche tanti tavoli fuori, perchè tutti erano contenti di pranzare insieme al Papa. Quel giorno ci ha dato una dimensione profonda di quell'aspetto che noi non immaginavamo, cioè un Papa alla portata di tutti: poveri, malati, disabili, bambini. Ha voluto salutare tutti i commensali, uno per uno, scoprendo chiaramente anche le situazioni particolari di ognuno. Del Papa non ci mancherà la sua presenza, perchè sappiamo che come Fratel Biagio e tutti coloro che ci lasciano modificano la loro presenza, ma sono sempre con noi». «Papa Francesco è stato un faro di speranza, compassione e umiltà per milioni di persone in tutto il mondo - afferma Giacomo Mirto della Missione - il suo impegno per la pace e la giustizia sociale, e il suo amore per gli ultimi hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa e dell’umanità».

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