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L'accoltellamento alla Vucciria, lo studente Usa dal carcere: «Chiarirò tutto»

Joseph Decker è accusato di tentato omicidio per avere accoltellato a dicembre un bengalese di ventinove anni

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La procura ha chiesto il giudizio immediato per il ventitreenne americano Joseph Decker, accusato di tentato omicidio per avere accoltellato a dicembre alla Vucciria un bengalese di ventinove anni dopo una notte di bagordi.

Adesso Dario Falzone e Michele Della Vedova (quest’ultimo figlio di Carlo Della Vedova, che seguì il caso di omicidio di Meredith Kercher, conosciuto come il delitto di Perugia) - i legali che seguono lo studente di giurisprudenza, originario del New Jersey e in custodia cautelare a Pagliarelli - hanno a disposizione 15 giorni di tempo per formulare la richiesta di rito abbreviato. Durante il quale «il ragazzo si sottoporrà a un esame - spiega l’avvocato Falzone - perché vuole aiutare a ricostruire quella notte».

Che è stata interamente ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della casa vacanza in cui alloggiava con altri due amici in via Argenteria. Sono circa le 4 del mattino tra il 13 e il 14 dicembre quando l’occhio elettronico riprende Decker - che più volte quella sera aveva fatto entra ed esci - lasciare per l’ultima volta la struttura. Indossa una felpa con il cappuccio, si avvicina al bengalese e dopo avergli chiesto una sigaretta lo assale sferrando quasi una decina di fendenti (nessuno di questi fortunatamente mortale) con un coltello che aveva recuperato in cucina.

Poi si libera dei vestiti insanguinati gettandoli in un cassonetto di piazza Garraffello (verranno ritrovati qualche ora più tardi dagli agenti della Squadra mobile) e si dirige in via Oreto dove spacca vetrine e finestrini. Tra i punti oscuri da chiarire, oltre al movente, la rissa in cui erano stati coinvolti Decker e i suoi amici. «Il ragazzo sta cercando di imparare l’italiano - spiega l’avvocato Falzone - gli abbiamo fatto avere un vocabolario. Il console è in costante contatto con lui, così come la madre».

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