Il naufragio del Bayesian, slitta il recupero dello scafo
Il recupero del Bayesian dovrebbe cominciare il 26 aprile con un leggero slittamento rispetto ai tempi inizialmente previsti. La data è stata comunicata all’apertura dell’inchiesta nel Regno Unito sul naufragio avvenuto al largo di Porticello nella notte del 19 agosto dell’anno scorso. La conferma è arrivata dal responsabile del Marine Accident Investigation Branch, l’agenzia governativa che indaga sugli incidenti marittimi connessi a imbarcazioni britanniche, durante l’udienza che si è tenuta nel tribunale del Suffolk. Le operazioni per riportare a galla il veliero di lusso, adagiato da otto mesi sul fondale a 49 metri di profondità, sono state affidate alla società olandese Smit Salvage: vedranno in campo la Hebo Lift 10, una delle gru galleggianti più imponenti d’Europa. Ma, fino a ieri, la grande piattaforma era ancora ormeggiata nel porto di Rotterdam. Una volta giunta sul luogo del naufragio, la nave gru farà riemergere il mega yacht e lo terrà sospeso fino al molo di Termini Imerese. Una scelta dettata dalla necessità di preservare il più possibile le condizioni dello scafo per le indagini. Verrà sollevato in blocco dopo che una sega subacquea avrà tagliato l’albero maestro, alto 72 metri e pesante oltre 24 tonnellate. Il Bayesian è di proprietà della Revtom, società registrata nell’Isola di Man, amministrata da Angela Bacares, vedova di Mike Lynch, l’imprenditore e magnate del settore della cyber sicurezza annegato assieme alla figlia diciottenne Hannah; al manager finanziario Jonathan Bloomer, ex presidente di Hiscox e figura di vertice di Morgan Stanley, e alla moglie Anne Elizabeth; all’avvocato statunitense Chris Morvillo, partner dello studio Clifford Chance, e a sua moglie Neda e al cuoco di bordo Recaldo Thomas. L’assicurazione è garantita dal gruppo Qbe mentre i costi di risalita sono a carico dell’armatore. Il carburante nei serbatoi - circa 18 mila litri - sarà aspirato solo a progetto concluso per evitare il rischio di un disastro ambientale. La presenza di Lynch sul Bayesian ha alimentato una serie di dubbi e presunti misteri sulle reali cause dell’affondamento. Secondo quanto riferito dagli investigatori inglesi solo dopo il recupero sarà possibile comprendere se il naufragio sia stato determinato da errori umani o da un cedimento strutturale. Un primo rapporto britannico potrebbe essere pubblicato tra un mese mentre non è stato fatto alcun riferimento all’attività professionale di Lynch né ai suoi rapporti passati con ambienti governativi e agenzie di sicurezza. Sul fronte italiano restano indagati tre membri dell’equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffiths. A loro la procura di Termini Imerese contesta l’ipotesi di naufragio colposo in relazione a possibili negligenze nell’affrontare il downburst, un violento fenomeno atmosferico con raffiche vicine ai 150 chilometri orari che avrebbe investito il Bayesian all’improvviso.