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Il Giardino Inglese di Palermo, nuovo volto per il parco «Piersanti Mattarella» e del parterre «Falcone Morvillo»

Interventi di riqualificazione della struttura, della pavimentazione ed interventi al verde. Innovazione tecnologica e notevole miglioramento della fruibilità. È questo il nuovo volto del parco “Piersanti Mattarella” e del parterre “Falcone Morvillo” oggetto di importanti lavori di riqualificazione e da oggi, dunque, di nuovo disponibile a palermitani e turisti.

La cerimonia di riapertura si è svolta questa mattina alla presenza, tra gli altri, del sindaco Roberto Lagalla, del presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo e dell'assessore al Verde, Piero Alongi.

I lavori, per un costo complessivo di 2 milioni di euro, di cui poco più di 1 milione e 255 mila euro stati realizzati grazie ai finanziamenti del Pnrr e dell’Unione Europea – NextGenerationEU (gestito dal Ministero della Cultura) e sono durati due anni con il Comune che, un anno fa, ha riaperto alla città una prima porzione dell’area verde e dopo aver partecipato a specifici bandi che si ponevano l’obiettivo di «favorire un adeguamento funzionale del luogo nel rispetto della sua fisionomia e spazialità storica, migliorando la fruibilità del sito e ripristinando le condizioni di sicurezza del giardino».

«Restituiamo il Giardino Inglese, intitolato al Presidente della Regione Piersanti Mattarella ricordandone il profondo impegno civile, al termine di un lavoro complesso, per il quale rivolgiamo il ringraziamento agli uffici dell’assessorato al Verde e gli altri settori e aziende partecipate coinvolti, ai soggetti che hanno supportato l’amministrazione in questo percorso di recupero come la Soprintendenza e l’Università di Palermo e soggetti del terzo settore come l’associazione con la quale gestiamo la serra - hanno commentato il sindaco Roberto Lagalla e l'assessore al Verde, Piero Alongi -. Idealmente vogliamo anche affidare ai palermitani il Giardino Inglese affinché possano goderne gli spazi, averne cura e tutelarli, immaginando di poter utilizzare i luoghi ritrovati anche per momenti culturali all’aperto. Qui siamo nel cuore della città e siamo molto soddisfatti di aver portato avanti questa riqualificazione, convinti di fare lo stesso anche nelle altre ville storiche della città».

Molti gli interventi eseguiti come la arboricoltura volta al miglioramento delle singole specie arboree, la valorizzazione e l’incremento della biodiversità tramite la creazione di ambienti diversificati, con la messa a dimora di arbusti autoctoni mediterranei e la collocazione di nidi artificiali e bug hotel, la realizzazione di una pavimentazione drenante ed in terra battuta lungo i percorsi del giardino e nelle aree di sosta ed ancora interventi sui gruppi scultorei in stato di degrado, al fine di restituire l’immagine artistica originaria, compresa la “Bambocciata” del Civiletti e la realizzazione di una prima parte dell’impianto di illuminazione ad alta efficienza energetica che, oltre a garantire una luminosità diffusa della pavimentazione dei percorsi, permetterà l’illuminazione scenografica dei gruppi arborei e degli elementi architettonici più significativi. L’illuminazione del Parco avrà un successivo step attraverso un finanziamento con fondi del PON metro-plus.

I lavori hanno anche permesso la realizzazione di una “Fab-lab” e di un impianto di compostaggio, in fase di installazione, per lo smaltimento in loco dei residui vegetali volto alla instaurazione di una strategia ‘circolare’ nella gestione dei sistemi vegetali, all’utilizzazione dei residui di potatura come materiale per la realizzazione di arredi ed oggetti, all’uso del materiale più fine per la pacciamatura delle aiuole ed al compostaggio del materiale residuale. In fase di installazione anche un sistema di videosorveglianza con controllo da remoto a cura di SISPI.

Il progetto di riqualificazione di questo importante polmone verde della città ha previsto anche una collaborazione con l’Università degli Studi, che ha permesso la gestione dei sistemi vegetali e delle alberature del giardino, e con le scolaresche palermitane.

In tale ambito sono stati eseguiti interventi per la valorizzazione e l’incremento della biodiversità mediante la creazione di ambienti diversificati volti all’incremento della bio-diversità faunistica, la creazione di una piattaforma web di forte impatto visivo, che valorizza il Parco sotto gli aspetti storici e paesaggistici con lo scopo di migliorare la fruizione del Parco, illustrare il progetto di restauro e semplificando la fruizione dei servizi presenti all’interno dell’area.

«Questa piattaforma – si legge in una nota dell’Assessorato all’Ambiente - ha anche l’obiettivo di presentare una nuova identità visiva del Parco che insieme alle funzionalità previste, attraverso un progetto grafico innovativo ed efficace, sarà un vero e proprio strumento di comunicazione del Parco. La cittadinanza attraverso questa mappa interattiva potrà accedere a delle pagine informative sul progetto di restauro, sull’architettura, sugli eventi, ad un Archivio di schede e Punti di interesse (Area Verde, Architettura e Statue). Previste anche il riconoscimento di schede con la fotocamera (inquadrando QR code), le funzioni di accessibilità ipovedenti, audio guida automatica (generazione parlato) con testi con lingua italiana e inglese, oltre ad una area privata dedicata pe l'inserimento e la gestione dei contenuti della piattaforma e il monitoraggio del verde attraverso l’inserimento della documentazione acquisita nel VTA. Il funzionamento completo potrà essere effettuato su tutti i dispositivi (desktop, Smartphone, Tablet). Oltre a questo è stata realizzata una piattaforma applicativa per la valorizzazione del Parco per la conoscenza delle specie botaniche del sito e per favorire il coinvolgimento delle scolaresche e che sarà collegata al sito istituzionale del Comune».

Il quadro degli interventi, proseguirà fino alla fine di questo mese con l’installazione della segnaletica e dei pannelli informativi per soggetti con disabilità sensoriale (non vedenti/ipovedenti) al fine di consentire di vivere e partecipare in maniera autonoma a tutte le attività del sito.

Dal punto di vista strutturale, poi, i lavori hanno interessato la sostituzione della vecchia pavimentazione che – tra l’altro – causava una sofferenza del sistema radicale degli alberi, con una “pavimentazione drenante in conglomerato cementizio pigmentato, nel rispetto del valore paesaggistico e dei processi e dei cicli ecologici attivi nel Giardino, anche al fine di uniformare la superficie di calpestio e garantire la sicurezza dei visitatori”.

Questo intervento ha previsto anche la manutenzione del piccolo edificio ubicato nell’area prospiciente piazza delle Croci, oggi adibito a locale in uso ai giardinieri dell’Amministrazione Comunale, dove si è proceduto al «risanamento della pensilina esterna e del solaio di copertura con la realizzazione di una impermeabilizzazione continua mediante membrana monocomponente, il risanamento dell’intradosso del solaio con la rimozione delle parti deteriorate e il ripristino delle sezioni originali ed una serie di interventi locali per consentire l’utilizzo in condizioni di sicurezza».

Altri interventi sono stati eseguiti per la “manutenzione ordinaria sull’edificio ubicato in prossimità dell’ingresso di accesso al Giardino da via Duca del Verdura, denominato “Capanna”, nonché sulla “Torre Saracena”, struttura architettonica adiacente al boschetto dei pini, in cui si è potuto soltanto mettere in sicurezza l’edificio dall’incipiente distacco degli intonaci, frutto della mancata manutenzione da lungo tempo. Altro intervento è previsto per il completamento del restauro della torre. Il Giardino lungo i viali e gli spazi di sosta ospita cinque vasche, due nel Parterre e una sotto il Boschetto dei Pini, un vicino il ponticello contenente il gruppo marmoreo della Bambocciata e una antistante il grande Ficus Macrophylla”. Ed ancora, sono stati eseguiti “interventi di pulitura delle pareti delle vasche mediante l’utilizzo di prodotti specifici e nel rispetto dell’habitat della fauna e della vegetazione esistente, con accorgimenti tecnici che hanno suggerito di non riattivare completamente la funzionalità delle fontane nelle more di un ulteriore intervento incisivo sui sistemi”. Nell’ambito di queste opere di recupero, grazie al lavoro della Soprintendenza dei Beni culturali, sono state restaurate le statue dei “Fratelli Canaris”, il “Rigattiere” e la “Bambocciata”.

Per favorire l’ingresso e l’accessibilità al Parco delle persone con disabilità, è stata prevista «l'eliminazione delle radici affioranti o attraverso l’ampliamento delle aree delle aiuole o mediante la realizzazione di piccole “dune” che con una leggera pendenza assorbono le radici affioranti ricostituendo il percorso dei viali in sicurezza e nella totale accessibilità. È stato anche inserito all’interno del Giardino un percorso tattile che consente alle persone con deficit visivo un’autonomia all’accesso al Giardino e alla vivibilità dell’area».

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