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Il precedente di luglio 2023: due minori evasi dal Malaspina e ripresi in poche ore

Il carcere minorile Malaspina di Palermo

L’evasione di oggi (13 aprile) di tre giovani dal carcere minorile Malaspina di Palermo non è un caso isolato. Già nel luglio del 2023 due detenuti, uno palermitano e uno di origine straniera, erano riusciti a fuggire approfittando di un punto vulnerabile dell’istituto: un varco nei cortili passeggio che conduce direttamente su via Cilea. A facilitare la fuga, un terzo ragazzo che si trovava all’interno e aveva agito come basista.

Anche in quell’occasione il sistema di sicurezza dell’istituto era stato messo sotto pressione, ma l’intervento tempestivo della polizia penitenziaria – in servizio e fuori turno – aveva permesso di rintracciare entrambi gli evasi nei pressi della stazione Notarbartolo, a distanza di meno di due ore.

L’episodio aveva acceso i riflettori sulle criticità strutturali del Malaspina, con sindacati e operatori che avevano già chiesto un rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e una revisione dell’organizzazione interna. La fuga del 2023 aveva inoltre evidenziato la necessità di un cambio di approccio da parte dell’amministrazione penitenziaria, sia a livello centrale che periferico.

Dopo la cattura, i due minori e il complice furono immediatamente trasferiti. Un’azione che aveva scongiurato ulteriori rischi ma non aveva risolto i problemi di fondo, oggi tornati prepotentemente alla ribalta.

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