L’intervento illuminotecnico non solo restituisce una nuova luce alla Cattedrale, ma si pone, come modello di integrazione tra arte, tecnologia e sostenibilità, garantendo che questo patrimonio culturale rimanga accessibile alle future generazioni.
Ieri sera, sabato 12 aprile, l'inaugurazione.
«Era da anni che pensavo ad un nuovo impianto di illuminazione - ha detto monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale -. Intanto sono stati fatti altri lavori, sia da parte di enti pubblici che dalla stessa Cattedrale, e questa sera ho la gioia di presentare alla Città un’operazione che ha richiesto attento discernimento sia nella scelta dei progettisti che nella scelta dei criteri artistici che dovevano accompagnare la progettazione. È stato un cammino complesso sul quale, con il Consiglio per gli affari economici e altri miei collaboratori, si è riflettuto a lungo. Si trattava, tra l’altro, di un impegno economico non indifferente, e pertanto abbiamo proceduto con molta prudenza. Ora mi sento di dire che il progetto ha portato a compimento le nostre richieste e i nostri desideri. I costi dell’intervento sono coperti in toto dalla Cattedrale grazie ai proventi dell’area monumentale, della quale ogni giorno tanti turisti fruiscono, proventi destinati oltre al sostentamento di tante iniziative di promozione umana, proprio ai restauri ed alla gestione dei monumenti artistici.
«L’operazione ha richiesto attento discernimento sia nella scelta dei progettisti che nella scelta dei criteri artistici che dovevano accompagnare la progettazione. È stato un progetto ed un cammino complesso che ha consentito di realizzare i risultati attesi. I costi dell’intervento sono coperti in toto dalla Cattedrale grazie ai proventi dell’area monumentale con i quali si sostengono le iniziative di promozione umana della Cattedrale, soprattutto a favore di chi è nella difficoltà e la gestione, la manutenzione ed il restauro del “monumento Cattedrale”».
La fornitura dei corpi illuminanti e relativa progettazione illuminotecnica è stata affidata alla DZ Engineering, un’azienda di Forlì ben consolidata, che opera nel settore pubblico e privato, proponendo soluzioni personalizzate ad alto contenuto tecnologico. Alla DZ Engineering si è affiancata la DBL Consulting S.r.l. dell’Ing. Di Blasi che opera in loco. La direzione dei lavori è stata affidata all’Ing. Maurizio Russo, che ha illustrato ai presenti i dettagli tecnici dei lavori realizzati. I lavori di posa in opera sono stati realizzati dalla Tecno G srl del Sig. Rino Zito.
Il programma della serata di inaugurazione del nuovo sistema di illuminazione della Cattedrale, dopo gli interventi del Parroco. Mons. Filippo Sarullo, dell’Ing. Maurizio Russo e dell’Arcivescovo, Mons. Corrado Lorefice, è proseguito con l’accensione dell’impianto con un artistico gioco di luci ed il Concerto di Insegnati ed allievi del Conserva.
Dopo la Toccata e fuga in re minore di Bach, eseguita da Valentino Taormina all’organo, sono stati eseguiti di Bach: il Concerto in re minore BWV 1052 con Dorata Cei, solista al pianoforte, il Concerto in fa minore BWV 1056 con Gianfranco Pappalardo, solista al pianoforte ed il Concerto in sol minore BWV1058 con Giuseppe Grippi, solista al pianoforte. La parte orchestrale è stata eseguita dal Laboratorio Orchestrale del Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo, con Onofrio Claudio Gallina direttore.
I nuovi cantieri
«Profitto dell’occasione per comunicarvi una serie di altri interventi prossimi da realizzare - ha annunciato monsignor Sarullo - il restauro delle tele di S. Agata e del Beato Pietro Geremia, dopo quella già restaurata e ricollocata di Santa Cristina, e a seguire tutte le altre, il restauro del ciborio in lapislazzuli del SS. Sacramento in fase di progettazione, questo finanziato dall’Assessorato regionale per i Beni Culturali. Lo stesso Assessorato ha finanziato proprio la settimana scorsa altri restauri: l’affresco di Mariano Rossi sul presbiterio, il restauro della pavimentazione di tutta la Cattedrale, il restauro di un ambiente interno, e cioè l’antica cereria, il completamento del restauro dell’altare gaginiano del SS. Crocifisso e, probabilmente, di questo attendo conferma, del coro ligneo quattrocentesco».
«Lunedì scorso - conclude il parroco della Cattedrale - ha avuto inizio un altro cantiere, finanziato dal Ministero per le Infrastrutture e quindi seguito dall’ufficio territoriale, il Provveditorato alle Opere Pubbliche, che riguarda il lato settentrionale della Cattedrale, e cioè la navata del SS. Sacramento, per la collocazione di invertitori di polarità elettromagnetica contro l’umidità di risalita, la sostituzione dei gradini in marmo di accesso alle stesse cappelle, la sostituzione delle finestre delle cappelle di entrambe le navate con relativa automatizzazione e il ripristino della parete esterna sotto le absidi su piazza Sett’Angeli».
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