
Eurocasa Snc evita il fallimento. Il tribunale di Termini Imerese, presidente Giuseppe Rini, ha dato il via libera al concordato semplificato dell’azienda leader nel settore della distribuzione di casalinghi, dando così la possibilità di ridurre il debito da 22 a circa 8 milioni di euro, con un taglio del 64 per cento.
Nata e fondata da Loreto Sinagra oltre 40 anni fa come piccolo negozio di borgata per diventare nel tempo un vero e proprio punto di riferimento per tutto il Sud Italia, Eurocasa ha vissuto anni difficili, aggravati dalla crisi economica e dal Covid. I debiti con banche, fornitori, Agenzia delle entrate e Inps erano diventati insostenibili: nel 2024, l’azienda ha provato a risolvere la situazione attraverso la Cnc (Composizione negoziata della crisi), strumento normativo che permette di trattare direttamente con i creditori per trovare un accordo senza passare dal tribunale. Che, per la maggior parte aveva accettato la proposta, ma il rifiuto dell’Agenzia delle entrate aveva bloccato la procedura, che per legge richiede l’accordo di tutti.
L’azienda ha così scelto una strada diversa: il concordato semplificato, un’alternativa alla liquidazione giudiziale (cioè il fallimento) che permette di chiudere la crisi in modo più ordinato. Il tribunale ha riconosciuto la buona fede dell’azienda e ha approvato il piano di ristrutturazione, che prevede la vendita dei beni della società, tra cui un capannone nella zona industriale di Termini Imerese, per ripagare parte dei debiti.
Ora toccherà al liquidatore nominato dal tribunale, l’avvocato Livio Fiorani, gestire la vendita dei beni sotto la supervisione di un ausiliario, Angelo Pisciotta, e di un comitato di creditori. Un percorso permetterà ai creditori di recuperare più denaro rispetto a un normale fallimento, «dove nel 60% dei casi non si ottiene nulla» spiega l’avvocato Aurelio Bentivegna, che con il professore Carlo Bavetta, il commercialista Girolamo Morisco e l’advisor finanziario Eugenio Colonna Romano, hanno seguito le vicende dell’impresa.
«Il caso di Eurocasa - prosegue - dimostra che il nuovo Codice della crisi offre strumenti utili per evitare chiusure drastiche e proteggere non solo i creditori, ma anche il tessuto imprenditoriale. Il Concordato semplificato può essere una via d’uscita concreta per le aziende in crisi. Grazie a un piano ben strutturato e alla volontà di collaborare con i creditori, è possibile evitare il fallimento e ottenere condizioni migliori per tutti».
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