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Partinico, il video smentisce i Vaccaro: «gli aggrediti sono i Failla»

Il fruttivendolo morto a Partinico, il Gip spiega perché non è più contestato l’omicidio preterintenzionale: dopo la lite in strada la vittima era andata via sulle sue gambe

Il luogo della rissa in via Bixio
Il luogo della rissa in via Bixio

Furono Gioacchino Vaccaro, 45 anni, e il figlio minorenne i più minacciosi, bloccando dentro la sua auto Antonino Failla e impedendogli di scendere. A queste conclusioni è giunto il Gip Marco Petrigni, dopo aver visionato le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso i primi istanti della rissa, avvenuta domenica a Partinico, tra i Vaccaro e i due fratelli Failla, Antonino e Leonardo di 30 e 45 anni. Il fruttivendolo poi morto, un’ora dopo i fatti, era andato all’ospedale della città in seguito a un malore ed era stato colto da un collasso, che gli è stato fatale.

La ricostruzione della lite è stata effettuata grazie ai filmati della telecamera posta tra le vie Bixio e Frosinone, dove è avvenuta la colluttazione per un diverbio dovuto al fatto che la moglie di Vaccaro guidasse in maniera molto lenta. I fratelli da mercoledì sono ai domiciliari, dopo la decisione del Gip di riqualificare in rissa aggravata l’iniziale accusa nei loro confronti, che era di omicidio preterintenzionale. I Failla, dopo essersi spontaneamente presentati alla caserma dei carabinieri nel tardo pomeriggio di domenica, erano stati rinchiusi nel carcere dei Pagliarelli.

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