Palermo

Venerdì 14 Marzo 2025

Palermo, tossicodipendente prima ruba lo zaino a una studentessa e poi la prende a morsi

La biblioteca del Centro linguistico d’ateneo in piazza Sant’Antonino

Stava facendo una pausa alle macchinette del caffè quando ha visto una tossicodipendente rubargli il cellulare e lo zaino con gli effetti personali. L’ha inseguita e per tutta risposta è stata aggredita e presa a morsi. Adesso dovrà effettuare degli esami periodici per escludere eventuali malattie. Ieri (13 marzo 2025), intorno alle 17, una studentessa di medicina è stata aggredita all’interno della biblioteca del complesso Sant'Antonino dell'Università di Palermo dove c'è anche il Cla, il Centro linguistico d’ateneo, a pochi passi dalla stazione centrale. Una donna, tossicodipendente, ben nota alla polizia che è poi intervenuta, è riuscita a introdursi all’interno dei locali confondendosi con uno dei gruppi di ragazzi che quotidianamente frequentano il centro. Ha raggiunto il chiostro, indisturbata ha attraversato il lungo corridoio dove ci sono le aule e le stanze dei professori e raggiunto l’aula studio. Li ha arraffato cellulare e zaino della vittima e ha tentato la fuga. La giovane studentessa ha provato a bloccarla e la donna ha reagito con spintoni e morsi sulle spalle e le braccia della ragazza che tentava di riprendersi lo zaino. In suo soccorso è intervenuto un ragazzo, preso a testate e graffi dalla donna che è poi stata bloccata dalla polizia. La malvivente è stata trasportata all’ospedale Ingrassia per gli esami tossicologici che dovranno accertare il suo stato di alterazione. Le forze dell’ordine hanno poi sequestrato lo zaino con il quale girava la tossicodipendente, dove all’interno è stata ritrovata altra refurtiva tra cui svariati cellulari. Per la polizia non è stato possibile acquisire immagini di video sorveglianza perché il Cla non è dotato di telecamere. La famiglia della giovane annuncia battaglia e ha fatto sapere che è intenzionata a sporgere denuncia e ha gia interessato i legali: «non è possibile - ha detto - che si verifichino episodi di questo genere. I nostri figli dovrebbero essere al sicuro. Se fosse stata una persona armata? Spero che l’Università e il rettore prendano immediati provvedimenti». Sul caso è intervenuta la professoressa Daniela Tononi, presidente del Centro linguistico: «Il rapporto con il quartiere è sempre stato ottimo, si tratta di un caso isolato e prenderemo le corrette contromisure per far sì che un episodio del genere non si verifichi mai più. Abbiamo a cuore la tranquillità dei nostri studenti, che non si sono mai sentiti minacciati».

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