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Palermo, tossicodipendente prima ruba lo zaino a una studentessa e poi la prende a morsi

L'universitaria stava facendo una pausa quando ha scoperto il furto, ha inseguito la ladra ma è stata aggredita. Adesso dovrà effettuare degli esami periodici per escludere eventuali malattie

La biblioteca del Centro linguistico d’ateneo in piazza Sant’Antonino
La biblioteca del Centro linguistico d’ateneo in piazza Sant’Antonino

Stava facendo una pausa alle macchinette del caffè quando ha visto una donna rubargli il cellulare e lo zaino con gli effetti personali. L’ha inseguita e per tutta risposta è stata aggredita e presa a morsi. Adesso dovrà effettuare degli esami periodici per escludere eventuali malattie. Ieri (13 marzo 2025), intorno alle 17, una studentessa di Medicina è stata aggredita all’interno della biblioteca del complesso Sant'Antonino dell'Università di Palermo dove c'è anche il Cla, il Centro linguistico d’ateneo, a pochi passi dalla stazione centrale. Una donna, tossicodipendente, ben nota alla polizia, che è poi intervenuta, è riuscita a introdursi all’interno dei locali confondendosi con uno dei gruppi di ragazzi che quotidianamente frequentano il centro e sfuggendo così agli adetti alla vigilanza.

Ha raggiunto il chiostro, ha attraversato il lungo corridoio dove ci sono le aule e le stanze dei professori e raggiunto l’aula studio. Lì ha arraffato cellulare e zaino della vittima e ha tentato la fuga. La giovane studentessa ha provato a bloccarla e la donna ha reagito con spintoni e morsi sulle spalle e sulle braccia della ragazza che tentava di riprendersi lo zaino. In suo soccorso è intervenuto a quel punto uno degli addetti al servizio di portierato e vigilanza,  un giovane che è stato a sua volta colpito con una testata dalla donna, che l'ha anche graffiato. La stessa è stata comunque bloccata dalla vigilanza fino all'arrivo della polizia. La malvivente è stata trasportata all’ospedale Ingrassia per gli esami tossicologici, che dovranno accertare il suo stato di alterazione. Le forze dell’ordine hanno sequestrato lo zaino con il quale girava la tossicodipendente, all’interno è stata ritrovata altra refurtiva, compresi svariati cellulari.

Per la polizia non è stato possibile acquisire immagini perché il Cla non è dotato di telecamere. La famiglia della giovane annuncia battaglia e ha fatto sapere che è intenzionata a sporgere denuncia e ha gia allertato i legali: «Non è possibile - ha detto - che si verifichino episodi di questo genere. I nostri figli dovrebbero essere al sicuro. Se fosse stata una persona armata? Spero che l’Università e il rettore prendano immediati provvedimenti».

Sul caso è intervenuta la professoressa Daniela Tononi, presidente del Centro linguistico: «Il rapporto con il quartiere è sempre stato ottimo, si tratta di un caso isolato e prenderemo le corrette contromisure per far sì che un episodio del genere non si verifichi mai più. Abbiamo a cuore la tranquillità dei nostri studenti, che non si sono mai sentiti minacciati».

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