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La strage di Altavilla, Barreca torna in carcere

Il legale di Barreca, Giancarlo Barracato, aveva allora impugnato la sentenza del Riesame in Cassazione

Il luogo della strage familiare ad Altavilla Milicia (Palermo), 11 febbraio 2024. Un uomo di 54 anni ha ucciso la moglie e i due figli di 5 e 16 anni. Un'altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi. ANSA/IGOR PETYX

Giovanni Barreca, il muratore accusato di avere ucciso, durante un esorcismo, insieme alla figlia allora diciassettenne e due sedicenti santoni, Sabrina Fina e Massimo Carandente, la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin e Emanuel ad Altavilla Milicia, deve tornare in carcere. I giudici della corte di Cassazione hanno confermato il provvedimento che conferma quanto deciso dal tribunale del Riesame di Palermo che aveva annullato la sentenza del gup di Termini Imerese che aveva dichiarato totalmente incapace di intendere e di volere Barreca, disponendone la scarcerazione e il ricovero in una Rems.

Contro la decisione del gup aveva fatto ricorso al Riesame, vincendolo, la procura di Termini. Il legale di Barreca, Giancarlo Barracato, aveva allora impugnato la sentenza del Riesame in Cassazione. Oggi la decisione dei supremi giudici che hanno stabilito anche che Barreca torni in carcere.

La Cassazione rende definitiva la decisione nei confronti dell’operaio sotto processo assieme a Sabrina Fina e Massimo Carandente per la strage di Altavilla Milicia.

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