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Il procuratore Maurizio de Lucia «Cosa nostra tende sempre a riorganizzarsi, in carcere i forti restano forti»

«Cosa nostra tende sempre a riorganizzarsi e le carceri sono un luogo di estremo disagio per i deboli, ma sono un luogo in cui i forti restano forti. Avere messo in carcere una serie di soggetti oggi non ci garantisce più la loro neutralizzazione». Così il procuratore capo di  Palermo, Maurizio De Lucia, parlando nel corso dell’evento «Gli studenti incontrano il procuratore della Repubblica di Palermo», presso la sede di Scienze della Comunicazione dell’Università di Palermo.

«Ormai - prosegue - le forme di comunicazione dal carcere sono facili, perché a parte i soggetti in custodia cautelare che vengono sottoposti al regime del 41 bis, gli altri hanno la possibilità di poter colloquiare attraverso telefonini che clandestinamente vengono immessi all’interno del carcere. Tutto questo costituisce un problema di sicurezza», conclude De Lucia.

Il video con le interviste è di Davide Ferrara

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