Ha contratto l'epatite in servizio e ha subito un'aggressione, il Tribunale riconosce ad agente lo status di vittima del dovere
Il giudice del lavoro di Palermo Dante Martino ha accolto il ricorso di un agente di polizia palermitano che ha chiesto il riconoscimento di vittima del dovere per avere contratto l’epatite durante un piantonamento nel reparto malattie infettive di Firenze e per essere stato aggredito durante lo sgombero di una casa occupata. Il ministero dell’Interno aveva dichiarato improcedibile la richiesta per prescrizione. Il poliziotto, assistito dall’avvocato Gabriele Licata, ha chiesto la causa di servizio per i due episodi che risalgono al 1981 e al 1983. Per l’aggressione del 1983 ha dovuto subire anche un intervento chirurgico al setto nasale per i danni provocati durante il servizio. Grazie alla decisione del giudice che ha accolto il riconoscimento del 21% dell’invalidità l’agente sarà esente dal pagamento delle tasse e del ticket. L’ex sovrintendente palermitano è stato in servizio per 22 anni a Firenze e poi per altri 20 nel Reparto mobile di Palermo. Ha deciso di fare causa solo di recente, perché, come molti suoi colleghi, non era a conoscenza della possibilità di ottenere questi benefici previsti dalla legge.