
Le verità si sgretolano, una dopo l'altra, in un vortice di accuse e smentite. Nessuno, tra i protagonisti della strage di Altavilla Milicia, vuole più portare il peso della mattanza. Chi accusa, chi minimizza, chi si dichiara vittima: il quadro processuale si sta trasformando in un groviglio di versioni sempre più contrastanti.
L'unica certezza, al momento, è la condanna della figlia di Giovanni Barreca, diciassettenne all’epoca dei fatti e oggi maggiorenne: 12 anni e otto mesi per il massacro della madre Antonella Salamone e dei fratelli Kevin ed Emanuel. Lei, per ora, è l'unica ad aver pagato un prezzo giudiziario per la carneficina. Il suo difensore, l’avvocato Carmelo Salamone, ha già annunciato battaglia in appello.
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