
Ancora dentro il tunnel, ma con l’uscita a poca distanza, tanto da far vedere ampi spiragli di luce: è il quadro dell’emergenza idrica nell’Isola, aggiornato incrociando i dati delle precipitazioni registrate nelle ultime settimane e quelli relativi ai volumi d’acqua invasati nelle dighe.
Sul primo fronte, l’ultima rilevazione del Sias, il Servizio informativo agrometeorologico siciliano, fotografa un febbraio 2025 «caratterizzato da una serie di perturbazioni ben intervallate tra loro che ha prodotto quasi ovunque quantitativi di pioggia superiori alle medie del periodo, oltrepassando ormai del tutto le condizioni di siccità agricola ereditate dai due anni precedenti».
Gli accumuli, inoltre, «hanno riguardato il territorio con maggiore omogeneità rispetto agli eventi di dicembre e gennaio», ad eccezione della fascia tirrenica, meno coinvolta e tuttavia «dissetata» dalle precedenti circolazioni depressionarie, almeno sul versante messinese.
Così, nel complesso, «l’inverno meteorologico concluso si può considerare certamente positivo», con precipitazioni superiori quasi ovunque a 200 millimetri nel trimestre: «Dopo un autunno caratterizzato da cattiva distribuzione degli accumuli, si tratta di un recupero favorevole per tutte le colture, in particolare per i cereali autunno-vernini e per le foraggere, anche se saranno necessarie ulteriori piogge nel periodo primaverile per arrivare a produzione in condizioni ottimali».
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