Palermo

Domenica 20 Aprile 2025

Muore in un incidente in moto a Isola, il giro fatale prima di tornare in carcere

«Il mio desiderio più grande è che riusciamo a mantenere la promessa di non separarci mai, di lottare contro tutto e che siamo felici qualunque cosa dicano gli altri della nostra relazione, fare tutte quelle avventure che pianifichiamo insieme, per poi raccontarle ai nostri figli e nipoti. Voglio trascorrere tutta la mia vita accanto a te fino a quando me lo permetti perché un vero amore riguarda questo realizzare obiettivi insieme di essere uniti sostenendoci». Scriveva questo qualche tempo fa su Facebook, Valentina, la compagna di Girolamo «Mimmo» Savasta, 42 anni. Lunedì sera, dopo essere uscito con la moto, lo aveva chiamato più e più volte, forse aveva capito che c’era qualcosa che non andava, ma lui non aveva mai risposto. Mimmo era morto, in un terribile incidente stradale sul lungomare di Isola delle Femmine. L’uomo, che abitava a Carini con la compagna Valentina e con una figlia, era in sella ad una Kawasaki, quando è finito contro un muretto. L’impatto, violentissimo, non gli ha lasciato scampo. Sono intervenuti i carabinieri della stazione del paese, che hanno avviato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. I militari erano stati avvertiti dalle segnalazioni di alcuni passanti che hanno visto la moto sull’asfalto e accanto il corpo di Savasta. I sanitari del 118 hanno soccorso il motociclista, ma nonostante i tentativi di rianimazione, per l’uomo, che ha riportato ferite molto gravi alla testa, non c’è stato nulla da fare. I militari stanno verificando se indossasse o meno il casco. L’impatto, secondo una prima ricostruzione, non avrebbe coinvolto altri mezzi. Indagini sono comunque in corso per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. Savasta, che lavorava in un’attività di street food ad Isola, aperta qualche anno fa dal fratello, l’Isola Street Food, si trovava ai domiciliari ma col permesso di uscire per lavorare, per reati commessi anni fa, prima che la sua vita cambiasse con l’incontro con Valentina e la nascita della figlia. Al momento dell’incidente, dato l’orario, non doveva essere lì, sulla strada, a Isola, ma già rientrato nella sua abitazione. L’uomo avrebbe infatti violato le prescrizioni dei domiciliari, probabilmente sconvolto dalla notizia che tra qualche giorno sarebbe dovuto entrare in carcere per scontare una lunga condanna. Aveva deciso di fare un giro in moto, che purtroppo gli è stato fatale. Gli amici raccontano come ormai da anni Mimmo avesse cambiato totalmente la sua vita e che quelle condanne, da scontare, erano tutti errori di un passato che non si poteva cancellare. Ora aveva messo la testa a posto e rigava dritto, dicono gli amici. «Mimmo, fai ridere anche gli angeli da lassù», scrive Rosaria. «Fai buon viaggio amico mio, venti anni passati insieme non li dimenticherò mai»

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