Palermo

Domenica 20 Aprile 2025

Minacce ad amministratori di Montelepre e Partinico, lettere e auto imbrattata

Una lettera minatoria e l’auto imbrattata: sono le minacce giunte a Giuseppe Terranova, sindaco di Montelepre e a Vincenzo Sollena, assessore del Comune di Partinico, nel Palermitano. Il comitato direttivo dell’Anci Sicilia, che si è riunito oggi pomeriggio, ha espresso loro solidarietà. Il primo cittadino di Montelepre si è vista imbrattata la facciata della sua abitazione con scritte offensive, mentre all’assessore di Partinico è stata recapitata una lettera minatoria e disegnata una croce nera sull'auto. «Si tratta degli ennesimi e inqualificabili atti perpetrati ai danni di amministratori locali - hanno dichiarato Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia - che svolgono quotidianamente il proprio dovere nella gestione della propria comunità a tutela della trasparenza e della legalità. Ci auguriamo che, presto, si faccia luce sull'accaduto».

La solidarietà della Dc

A esprimere solidarietà è stata anche la Dc. «La Democrazia Cristiana esprime vicinanza all’assessore di Partinico, Vincenzo Sollena, vittima di un vile atto intimidatorio. Tali gesti non fermeranno l’impegno e la dedizione di chi lavora per il bene della comunità», dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana dopo la lettera di minacce ricevuta dall’assessore di Partinico e l’atto vandalico subito dallo stesso con l’auto imbrattata di vernice. «La lotta contro la mafia e ogni forma di violenza deve essere una priorità per tutti noi e non può essere ostacolata da minacce e intimidazioni. Siamo al fianco dell’assessore e di tutti coloro che, come Vincenzo Sollena, si battono per la legalità e il progresso del nostro territorio». «A nome di tutta la segreteria provinciale esprimo la più ferma condanna per il vile atto intimidatorio e desidero manifestare la mia piena solidarietà nei confronti di Vincenzo Sollena - aggiunge Santi Bellomare, segretario Dc provincia Palermo -. Nessuno ha il diritto di ostacolare l’azione politica e amministrativa di un assessore nel pieno delle proprie funzioni con vili gesti intimidatori».

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