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Il giorno di festa non vede l’alba con le strade del centro storico finalmente libere dalla spazzatura. Ma il porta a porta a Palermo comincia a dare segni di vita. I residenti stanno cominciando a capire il meccanismo del conferimento, anche se restano alcune «confusioni» sui giorni in cui mettere fuori dai portoni o dagli esercizi commerciali questo o quel rifiuto. I mezzi della Rap hanno svuotato i mastelli della differenziata, che ieri mattina prevedeva la raccolta di vetro e organico dalle 5 alle 13. Ma con qualche difficoltà, per esempio, nelle zone dei mercati dove già alle 4 gli ambulanti abusivi avevano montato le bancarelle. E non è mancato il lavoro straordinario per bonificare le mini discariche, ben diciassette, disseminate nel cuore turistico della città. Sacchetti di munnizza erano stati lasciati nella notte di sabato a due passi dai Quattro Canti, nelle piazzette dei mercati, così come all’Olivella, a due passi dal salotto della città e dal Teatro Massimo.
Situazione critica pure nelle traverse di via Maqueda Alta e via Roma. E ancora sporcizia dilagante nei mercati storici, al Capo e a Sant'Agostino. Non sfuggono ai furbetti dell’abbandono l'Albergheria e Ballarò. Per il presidente della Rap, Giuseppe Todaro, «la strada imboccata è a senso unico e non si può tornare indietro, non se lo merita la città e non lo meritano nemmeno i palermitani».
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