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Stalking e battute a sfondo sessuale su una commessa, commerciante a giudizio

Il titolare di un negozio di articoli sportivi che si trova nel centro commerciale di Palermo è stato rinviato a giudizio per stalking nei confronti di una dipendente che ha sostenuto di avere subito pesanti apprezzamenti fisici, battute a doppio senso, a sfondo sessuale e atteggiamenti ostili fino alla minaccia di non rinnovare più il contratto.

Il commerciante è stato rinviato a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare Stefania Brambille come richiesto dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

La commessa di 42 anni si è costituita parte civile assistita dall’avvocato Domenico Trinceri. La donna era stata assunta e apparteneva a una categoria protetta, il 29 dicembre del 2023.

«I primi giorni erano stati sereni poi dopo una settimana il clima al lavoro sarebbe diventato insopportabile», ha denunciato la dipendente. Secondo la sua versione dei fatti «l'uomo avrebbe iniziato ad importunarla soprattutto quando sarebbero rimasti soli in negozio».

Frasi sempre pesanti anche se la donna afferma di avere ribadito più volte che quelle battute e quelle frasi le erano sgradite e che lei voleva solo lavorare. A fine marzo esasperata ha scritto all’azienda e sarebbe rimasta a casa ricevendo lo stipendio, ma poi alla fine il contratto non l’è stato più rinnovato.

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