Palermo

Domenica 23 Febbraio 2025

Il procuratore di Palermo de Lucia: «C'è una nuova leva di mafiosi, sia in carcere che fuori»

«C'è una nuova leva di mafiosi e potenziali mafiosi che sta prendendo piede, affermando il proprio potere sia in carcere che fuori». Lo spiega al Corriere della Sera il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia. «Per fortuna le riforme non hanno toccato le indagini su mafia e terrorismo, compresa quella delle intercettazioni. E gli interventi sull'ergastolo ostativo si stanno rilevando efficaci - prosegue -. Altra questione è la concessione dei permessi-premio concessi a condannati che non si sono dissociati da Cosa nostra e tornando sul territorio si reimmergono nella loro realtà  criminale; è un fenomeno da monitorare con attenzione perché si sta facendo diffuso». Fuori dell’antimafia l’impatto delle riforme varate o in via di approvazione si fa sentire, secondo De Lucia. «C'è un proliferare di norme che sta determinando un certo caos anziché aiutare la rapida celebrazione dei processi - commenta -. Solo l'anno scorso ci sono stati 21 interventi su procedura penale e codice penale, introducendo nuove figure di reato che appesantiscono il sistema e al tempo stesso nuove regole processuali che finiscono per ingolfarne il funzionamento». C'è poi la tanto criticata separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. «È una riforma della magistratura, non della giustizia, e non risolve nessuno dei veri problemi con cui ci confrontiamo ogni giorno - dice -, andando invece a incidere su equilibri costituzionali delicatissimi». «Si arriverà a necessariamente a un governo esterno, e non potrà che essere del ministro della Giustizia - conclude -. Col risultato di un’azione penale orientata secondo i desideri della maggioranza politica del momento».

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