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Il prossimo 1 marzo i lavoratori dell’Amat di Palermo, la società del trasporto pubblico urbano, torneranno a scioperare per otto ore. Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro, Faisa-Cisal, Cobas e Orsa Tpl tengono a informare la cittadinanza che «la protesta dei lavoratori continua a essere determinata dallo stop al rinnovo del contratto aziendale scaduto da oltre un decennio. Da due anni ormai ci si confronta con la dirigenza aziendale e pur avendo sottoscritto un’ipotesi d’accordo nel giugno del 2024 lo stesso è stato respinto dall’amministrazione comunale che ha sempre imputato alla mancanza di un piano industriale dell’azienda l’impossibilità ad avallare ogni ipotesi di rinnovo contrattuale, secondo le giustificazioni addotte dall’azienda».
«Tuttavia, i lavoratori - aggiungono i sindacati - continuano a chiedersi quale possa essere la motivazione per la quale uno strumento così necessario come il piano industriale non sia stato redatto dalla stessa amministrazione comunale considerato che è stato più volte approntato dall’azienda spendendo circa 100.000 euro e puntualmente bocciato dal controllo analogo in quanto ritenuto non conforme alle direttive comunali. Non sono bastati cinque scioperi per sollecitare l’attenzione della proprietà sul trasporto a Palermo».
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