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La scarcerazione di Tommaso Lo Presti il pacchione e il suo possibile ritorno sul ponte di comando del mandamento di Porta Nuova lascia ipotizzare ad alcuni storici mafiosi possibili fibrillazioni e scontri. In un’intercettazione dell’8 novembre 2023, confluita nella grande inchiesta sfociata nel blitz di quattro giorni fa, Francolino Spadaro e Nunzio Milano, captati dalle microspie nella hall dell’albergo Archirafi, temono «bordelli».
C’è da capire quali sarebbero state le pretese criminali di Lo Presti, se si sarebbero «ammazzati» tra di loro, se sarebbe entrato in contrasto per la leadership mafiosa, con il latitante Giuseppe Auteri, allora reggente pro tempore del mandamento di Porta Nuova e poi catturato a marzo del 2024. Milano afferma che da quel momento in poi ci sarebbe stato «bordello», perché Lo Presti avrebbe potuto godere del sostegno di almeno otto-dieci esponenti criminali: «Ora c'è bordello, ora questo, viene con otto-dieci. Sabato è uscito».
Un servizio completo di Virgilio Fagone sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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