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Affari e violenze: alta tensione tra clan a Palermo

Una finta rapina a pistolettate nascondeva più ampie strategie di espansione di Michele Micalizzi, genero del boss Saro Riccobono

Michele Micalizzi

Un assalto a colpi di pistola mascherato da una tentata rapina per intimidire un autotrasportatore e un commerciante di materiale edile nell’ambito di un più ampio progetto estorsivo nella zona di Partanna Mondello. Un episodio cruento che, grazie alle intercettazioni, lascia ipotizzare agli inquirenti fibrillazioni al vertice del mandamento di Tommaso Natale-San Lorenzo. La vicenda, vista l’assenza di denunce, sarebbe rimasta nell’ombra se non ci fossero state microspie e telecamere piazzate dai carabinieri, che hanno anche individuato in un’officina il mezzo crivellato di colpi.

Nel capitolo della maxi-operazione della Dda e dei militari dedicato a quel territorio, sembra emergere il sospetto di un'azione espansiva di Michele Micalizzi, il genero del boss assassinato nel 1982, nella guerra di mafia, Rosario Riccobono. Micalizzi, tornato in libertà nel 2015 dopo un lungo periodo di detenzione, era finito di nuovo in manette con due diverse ordinanze tra il 2023 e la scorsa estate.

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