Le forche caudine del controllo analogo stanno rivoltando come un calzino il piano industriale di Amat, al centro da giorni di attacchi e polemiche tra il presidente Giuseppe Mistretta ed i sindacati per le assenze degli autisti nei fine settimana. Più volte riveduto e corretto, l’ultima versione vidimata dal cda è stata finalmente trasmessa in Giunta per l’approvazione in corsia preferenziale, visto che entro marzo (termine prorogato a dicembre) dovrà poi essere approvato in Consiglio il rinnovo del contratto di servizio che scade nel 2035. Senza l’uno non ci può essere l’altro. Eppure, si aspetta ancora. Sembra che i componenti del comitato nominato dai soci abbiano chiesto alla partecipata dei trasporti ulteriori e dettagliate relazioni sulle singole voci e sulla aderenza della spesa al piano di riequilibrio. Una sorta, quindi, di ulteriore certificazione che non ci siano poi problemi nei conti. Per farli quadrare, intanto, non c’è alcun passo indietro rispetto al paventato aumento del biglietto. Oggi l'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edicola digitale.