È stata celebrata l’udienza preliminare davanti al gup Andrea Innocenti per l’omicidio, l'anno scorso, di Giancarlo Romano, e per il tentativo di omicidio di Alessio Salvo Caruso a Palermo. I familiari di Giancarlo Romano si sono costituiti nel corso dell’udienza parte civile assistiti dagli avvocato Paolo Grillo e Debora Speciale. Gli indagati per il delitto secondo le indagini coordinate dalla procura sono Camillo Mira e il figlio Antonio che avrebbero preso parte alla spedizione punitiva contro Romano e Caruso. Padre e figlio, difesi dall’avvocato Antonio Turrisi, avrebbero risposto all’aggressione compiuta da Romano nei confronti di Pietro Mira, altro figlio di Camillo. I due indagati si erano diretti alla tabaccheria in corso dei Mille e avrebbero esploso dei colpi di pistola contro Romano ma ferirono per sbaglio un cliente. Dopo pochi minuti Romano e Caruso scampati alla sparatoria avrebbero cercato i Mira per compiere la vendetta. Nel corso della sparatoria a restare uccise fu Romano che morì poco dopo in ospedale. Anche Caruso rimase ferito. Mira ha sempre ribadito che si è difeso. La procura contesta ai Mira anche il metodo mafioso e l’aggravante della premeditazione