Il progetto educativo antimafia a Palermo, De Lucia: «Per il 49% della popolazione lo Stato non può sconfiggere la mafia»
Il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia, parla nel corso della 19esima edizione del progetto educativo antimafia, promosso dal centro studi Pio La Torre dal titolo «Lo Stato può battere la mafia. «Dobbiamo conoscere il fenomeno mafioso altrimenti arriviamo ai sondaggi che vedono il 49% della popolazione sostenere che la mafia non possa essere sconfitta dallo Stato. Queste percentuali vengono da valutazioni di massa. Viviamo in una stagione in cui nessuno si ferma a ragionare, è una stagione di populismo». «Oggi le organizzazione criminali dialogano fra di loro con gli strumenti della rete. Quindi social, piattaforme criptate e telefonini criptati - aggiunge De Lucia -. Questo cambia anche il modo di decidere: se prima le decisioni transitavano attraverso la cupola, attraverso il vertice, oggi queste decisioni vengono prese in maniera più rapida e con strumenti rispetto alle quali lo Stato è in ritardo. Molte delle transazioni inerenti al traffico di stupefacenti avvengono nel deep web, dove si tratta il traffico degli stupefacenti, delle armi, dei bambini. Con strumenti che trent'anni fa neanche pensavamo che potessero esistere. Quindi serve uno straordinario aggiornamento per sconfiggere le mafie che stanno rapidissimamente imparando a cambiare in questo modo. I nostri poliziotti del domani avranno come strumento non tanto la pistola ma l’uso degli strumenti di tecnologie informatiche. I conflitti tra magistratura e politica esistono in tutti i Paesi del mondo e a tutti i livelli. Evidentemente questo è un momento di particolare tensione».