Sugli agguati ai mezzi dell’Amat è stata allertata anche la polizia postale: sui social potrebbero nascondersi delle tracce, immagini o presunti appuntamenti o, e questa è la paura più grande per l’azienda del trasporto pubblico, potrebbe prendere piede un fenomeno che ad oggi registra cinque atti vandalici dall’inizio del nuovo anno. Un numero impressionante, soprattutto se messo a confronto con i dati dell’anno scorso: nel 2024 la società di via Roccazzo ha registrato 36 atti vandalici sui bus, 7 sui tram, 13 ai danni delle automobili destinate al servizio di Car sharing e 5 aggressioni. E considerando i costi delle franchigie (per i bus si aggira sui 250 euro), delle assicurazioni, del mancato introito da contribuzione chilometrica e vendita di biglietti, Amat ha accumulato un totale di duecentomila euro di danni. I tre agguati tesi per tre giorni di fila hanno fatto alzare il livello di allerta: la prefettura sta monitorando l’evolversi del quadro mentre l’azienda sta pensando a nuove contromisure tra cui una presenza dei vigilantes anche durante la sera. Al capolinea dell’ospedale Civico, dove si sono verificati i due episodi più violenti, si sta pensando di installare delle nuove telecamere di videosorveglianza. Decisione presa dopo l’allarme lanciato dal numero uno di via Roccazzo, Giuseppe Mistretta, che aveva minacciato di sospendere il servizio nella zona «perché non ci sono le minime condizioni di sicurezza» - idea stroncata sul nascere per la presenza degli ospedali serviti proprio dalle linee 246 e 108. Che sarebbero stati attaccati da un gruppo di otto ragazzini sulle cui tracce si stanno muovendo le forze dell’ordine. La prima sassaiola risale a mercoledì: la vettura della linea 246 era ferma al capolinea con già alcuni passeggeri al suo interno in attesa della partenza quando di punto in bianco sul bus sono piovute le pietre che hanno mandato in frantumi il vetro posteriore. Illesi l’autista e le persone a bordo, che hanno allertato i carabinieri che hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Neppure 24 ore e l’agguato si ripete. Questa volta la linea presa di mira è la 108, ferma al capolinea a pochi passi dal Civico: autista pronto a partire da lì a qualche minuto, passeggeri ognuno ai propri posti in attesa e i vetri si infrangono ancora una volta sotto i colpi delle pietre scagliate con forza contro la vettura che hanno gravemente danneggiato i finestrini e parte della carrozzeria. Infine, l’altro ieri, l’agguato all’Addaura in via Papa Sergio dove si trovava a passare la linea 731, che collega piazza Croci ai quartieri dell’Arenella e Vergine Maria. Il bus viene attaccato mentre è in corsa con dei palloncini d’acqua, che hanno rigato il parabrezza anteriore, nella zona di guida, e incrinato alcune componenti della carrozzeria.