«Sul tema mafia credo che siamo ripiombati indietro nel tempo perché, dopo i morti, dopo le tragedie di questa città, dopo i feriti che ancora sanguinano, non pensavo che si potesse dimenticare quello che è accaduto a Palermo. Penso che sulla mafia oggi ci sia indifferenza. I segnali sono tanti: si è tornati a prima di Giovanni Falcone e l'informazione su questo banalizza tanto». Così il giornalista Attilio Bolzoni parlando nel corso di un dibattito dopo la presentazione del docufilm «Magma. Mattarella, il delitto perfetto», il docufilm di Giorgia Furlan, prodotto da Mauro Parissone sul delitto di Piersanti Mattarella, l’ex presidente della Regione siciliana ucciso in via Libertà, a Palermo, il 6 gennaio del 1980. Il docufilm è stato presentato in anteprima al cinema Rouge et Noir di Palermo, prossimamente sarà visibile su Netflix. Nel docufilm è presente anche la figura dello stesso Bolzoni che guida il racconto. «Non c'è solo la mafia nel delitto Mattarella - dice - La mafia è sempre la stessa, non c'è una mafia punto due o punto tre. La matrice del delitto Mattarella non è però solo rossa o solo nera, né solo mafiosa», conclude Bolzoni.