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Palermo, asilo al freddo senza riscaldamenti: il bambino disabile rimane a casa

Francesco di tre anni frequenta l’istituto Principessa Elena di Napoli in via Ustica

istituto comprensivo scolastico scuola Principessa Elena di Napoli via Ustica Palermo

Il freddo può originare raffreddori, influenze e in alcuni casi, nei soggetti più fragili e delicati, anche infezioni ben più gravi delle vie aeree. Lo dicono, dopo un consulto con i medici, i genitori di un bambino con disabilità, che noi chiameremo Francesco, che frequenta l’asilo all’istituto Principessa Elena di Napoli in via Ustica.

Mamma e papà stanno vagliando l’ipotesi di ritirarlo da scuola perché i riscaldamenti non funzionano e il bambino, con i suoi compagni, sta tutta la mattina in un’aula gelida. Francesco in tre anni di vita ha già subito tanti interventi chirurgici al cuore e alla testa, la notte spesso per dormire ha bisogno dell’ossigeno ed è in cura all’ospedale di Genova dove spesso va a visita.

Un bambino sicuramente che non può permettersi, con il suo sistema immunitario tanto debole, di prendersi malanni. Al contrario, dovrebbe stare in ambenti caldi e confortevoli e non rischiare, per nessun motivo, di ammalarsi.

«C’è freddo. Abbiamo paura a mandare nostro figlio a scuola - dicono i genitori di Francesco -. Non può stare in classe avvolto in sciarpe e cappotto perché poi quando andiamo a prenderlo ed esce da scuola avverte ancora di più lo sbalzo della temperatura. Non può permettersi di prendere influenze o raffreddori. Dobbiamo tenerlo al sicuro e la scuola per lui non è un luogo sicuro. Non lo è per nessun bambino perché tutti, dall’asilo fino agli studenti più grandi, hanno il diritto di stare in una scuola riscaldata, come lo sono le nostre case».

I genitori riferiscono di aver parlato con la preside, Bianca Guzzetta, che ha sollecitato più volte l’accensione della caldaia, ma dal Comune non ha ricevuto risposta. Per questo il papà di Francesco si è rivolto al Giornale di Sicilia. Ha raccontato la sua storia con la speranza di essere aiutato e la sua segnalazione è arrivata all’assessore all’Istruzione, Aristide Tamajo, che si è messo subito in contatto con la preside.

«Già domattina (oggi, ndr) - dice Tamajo - una squadra di tecnici di Amg sarà a scuola per un comprendere il da farsi. In questo periodo ci stiamo dedicando agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di riscaldamento nelle scuole - aggiunge l’assessore Tamajo -. I bambini hanno il diritto di stare in ambienti confortevoli. Amg è il nostro braccio operativo e per noi fa ogni giorno decine di attività. Con un intervento temporaneo o definitivo, i riscaldamenti alla scuola Principessa Elena, come in tutte le altre, saranno ripristinati».

La faccenda sembrerebbe però più complicata perché, a detta di Fabio Cirino, segretario generale della Flc Cgil, la caldaia andrebbe totalmente sostituita.. «Ho già messo in contatto i tecnici di Amg con la preside - ha detto Tamajo - e nella scuola sarà fatto un intervento tempestivo».

Se lo augurano i genitori di Francesco e di tutti gli altri bambini che frequentano il plesso di via Ustica. «Non si possono tenere i bambini con piumino e guanti tutto il giorno perché il clima nelle aule è insopportabile. Anche per gli insegnanti e i collaboratori diventa difficile lavorare in queste condizioni - dicono i genitori - . Ogni giorno dobbiamo sperare che il meteo sia benevolo in modo da non dover vestire i bambini come se dovessero andare sulla neve. A noi interessa l’istruzione dei nostri figli, ma abbiamo a cuore anche e principalmente la loro salute. Per imparare devono innanzitutto stare bene».

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