Palermo

Mercoledì 15 Gennaio 2025

L'omicidio di Agostino e la moglie, il nipote: «Angoscia e attesa durano da 35 anni»

Nino e Ida il giorno del matrimonio

Nino Morana, nipote di Vincenzo Agostino, così commenta la decisione della prima sezione della Cassazione di rinviare al 30 gennaio la decisione sul processo per l’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie, Ida Castelluccio. «Noi familiari dobbiamo aspettare ancora, con la stessa angoscia che ci portiamo dietro da più di 35 anni. Ci auguriamo che i giudici con questa proroga decidano adeguatamente e condannino definitivamente colui che ha ucciso brutalmente i miei zii». Nell’udienza di ieri la Procura generale ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per il boss Antonino Madonia, di recente indagato dalla procura di Palermo anche per l’omicidio del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella. Il poliziotto e la moglie, incinta, furono assassinati il 5 agosto 1989 sul lungomare di Villagrazia di Carini (Palermo). Il procedimento era iniziato molti anni dopo, grazie alla battaglia condotta dai genitori di Agostino, Augusta Schiera e Vincenzo Agostino, oggi entrambi scomparsi. Il padre, che non si tagliò più la barba, che portava bianca e folta, né i capelli dal giorno del delitto, diventò un simbolo della lotta a Cosa nostra. L’avvocato Fabio Repici, legale della famiglia, ha sostenuto l’inammissibilità del ricorso.

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