«La sicurezza dei medici è una priorità assoluta, ma è essenziale che il coordinamento tra sanitari, ordine dei medici e istituzioni pubbliche diventi un modello stabile d’intervento. Questo incontro è solo il primo passo, proseguiremo con determinazione per ristabilire un ambiente sereno nei luoghi di cura coinvolgendo le direzioni di tutte le aziende ospedaliere del territorio provinciale». Con queste parole il presidente dell’ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, ha chiuso ieri sera il consiglio direttivo dell’Omceo, convocato in via straordinaria per affrontare l’emergenza sicurezza dei medici di Villa Sofia-Cervello, e non solo.
Pronto soccorso sotto pressione
Il confronto con i camici bianchi dell’Azienda ospedaliera ha permesso di analizzare le criticità, in particolare nelle aree di emergenza-urgenza, e di individuare misure concrete per tutelare i sanitari, sempre più esposti a minacce fisiche e psicologiche in un clima di crescente tensione. Il documento, in fase di definizione, sarà sottoposto alle autorità politiche e giudiziarie per una valutazione e un intervento urgente. Il consiglio ha messo in evidenza la necessità di migliorare innanzitutto in tutte le strutture ospedaliere il coordinamento trasversale tra le tre direzioni (generale, sanitaria e amministrativa) e i dipartimenti clinici per garantire interventi rapidi nelle situazioni critiche.
Una task force per la sicurezza
Tra le misure proposte, il documento traccia le priorità. La creazione di una task force per la sicurezza, composta da esperti qualificati e tecnologie avanzate, garantirà interventi rapidi in emergenza, collaborando con le direzioni aziendali e le autorità. Il consiglio ha ribadito che l’Omceo terrà costantemente informati gli iscritti e l’opinione pubblica sui risultati ottenuti, auspicando che la Regione siciliana, riconoscendo la gravità della situazione, agisca con urgenza.
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