Celebrati a Ventimiglia di Sicilia i funerali di Giuseppe Zagone, l’anziano di 92 anni trovato in casa dopo due anni dalla morte. Sarebbero stati due dei tre figli a tenere nascosto il corpo per continuare a percepire la pensione di 2.500 euro al mese, secondo le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Bagheria.
Nella chiesa dell’Immacolata i familiari sono rimasti fuori e non hanno partecipato alle esequie. Non volevano le telecamere e la presenza dei giornalisti per il rispetto della provacy. Le prime file dei banchi sono così rimaste vuote. In chiesa hanno dato l’ultimo saluto una ventina di persone. Con il sindaco Gino Anzalone, alcuni rappresentanti del Comune e alcuni cittadini.
«Tutta questa vicenda ha deturpato il volto della comunità che è amante della vita - ha detto Il parroco don Giuseppe D’Accardi nell’omelia - e non quella descritta in questi giorni. È una pagina che cercheremo di dimenticare anche se rimarrà nella nostra memoria. Preghiamo per il nostro fratello Giuseppe e per la conversione di chi si è reso responsabile di quanto accaduto».
Il sindaco tiene a precisare che la presenza dell’anziano in paese non era nota ai servizi sociali. «Ventimiglia non è un paese omertoso, siamo un paese tranquillo composto da persone prodighe al sociale - ha detto Anzalone - senza dubbio questo rappresenta un fatto grave ma nessuno di noi era a conoscenza di nulla, il figlio si vedeva di sfuggita in paese. Ci costituiremo parte civile in un eventuale processo per tutelare l’immagine del paese. Nel nostro comune tutti gli anziani e sono tanti non sono lasciati da soli, ma ci prodighiamo nell’assistenza costante».
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