La pioggia insistente ha ripulito l’aria, il vento invece ha spostato foglie e rifiuti disseminandoli sulle strade dove però il giorno di Natale e ieri, in fase di straordinario, sono passati i mezzi della Rap. In molte zone della città niente montagne di discariche di pranzi e cene delle feste, il servizio funziona - in apparenza - nonostante la presenza ridotta del personale. Che poi in realtà, ha superato la soglia minima del 50 per cento che lavora nei giorni non feriali, raggiungendo una adesione complessiva del 70%. Qualche disagio e disservizio però c’è stato, specie a Brancaccio, a Pallavicino, allo Zen, a Borgo Nuovo-Cep, nella zona dell’ospedale Cervello e in alcune vie del centro storico. La Rap rassicura: entro un paio di giorni si tornerà alla normalità.
Sui 350 operatori addetti alla raccolta che in regime ordinario sono divisi nei tre turni, sono scesi in strada in 250. In giro anche molti spazzini: dei 130 quotidiani, ieri e il 25 dicembre hanno imbracciato scope e palette in 80. La domenica girano nei tre turni cinque auto compattatori e otto autocarri più piccoli.
Chi aderisce allo straordinario, guadagna la giornata maggiorata del 25% in più, quantificabile in circa 50 euro di surplus intascati.
In realtà, il problema non si dovrebbe neppure porre. «Nei giorni festivi non è previsto il conferimento dei rifiuti - spiega il presidente Giuseppe Todaro - Ma sappiamo purtroppo che non è così. Anzi, dopo le feste si getta più immondizia del solito. E allora meglio attrezzarsi per evitare discariche e sporcizia annunciate».
C’è almeno una consolazione. Il budget che l’azienda di piazzetta Cairoli dovrà contabilizzare a fine anno per l’impegno festivo è di gran lunga inferiore rispetto agli anni precedenti, quando era previsto una sorta di forfait di 500 euro complessivi a ciascun dipendente per lo sforzo lavorativo di tutto il periodo natalizio. Lo scorso anno, per questo motivo, era uscito dalle casse circa un milione. Oggi l’esborso sarà di alcune centinaia di migliaia di euro. Non c’è più, perch scaduto da tempo, l’accordo sui doppi turni dei lavoratori. E un nuovo «patto» sugli straordinari non è stato ancora siglato.
«Bene l’affluenza volontaria allo straordinario - chiosa Dionisio Giordano, sindacalista della Cisl - Ma dopo l’approvazione del piano industriale e del nuovo contratto di servizio, bisognerà puntare sulle assunzioni per dare una regolarità al servizio senza ricorrere nuovamente ai doppi turni, costosi e non risolutivi. Oltre ai concorsi già avviati che prevedono l’entrata in servizio di 46 autisti e 206 operatori ecologici, bisognerà prevedere assunzioni di almeno altri 190 addetti. La vera sfida resta la differenziata».
Rumoreggia la Cgil con Riccardo Acquado: «A parte le festività pagate secondo il contratto nazionale, è stato anche discusso un accordo per incentivare il personale a venire al lavoro, onde evitare assenze, per affrontare il maggior carico di rifiuti in occasione nei giorni di 24, 27, 28 e 31, pari alla paga doppia giornaliera - spiega il sindacalista - . Preso atto del diniego da parte aziendale di estendere anche ad altri comparti operativi (Bellolampo) e di supporto ( logistica, officina, ecc.) le medesime condizioni, il nostro sindacato non ha accettato l'accordo. Abbiamo una bozza tra le mani che sarà oggetto di verifiche e di modifica su ciò che è stato effettivamente detto durante la trattativa del 18 dicembre». Ed è conto alla rovescia per la ricapitalizzazione.
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