Una donna forte, che ha cresciuto i tre figli con le sue forze. Mimma Faia era amata da tutti, parenti e amici, rimasti increduli di fronte a questa tragedia: pochi secondi che hanno strappato alle braccia e agli affetti più cari la trentottenne che per garantire giornalmente un pezzo di pane alla famiglia si faceva in quattro. Da tutti Mimma viene descritta come una donna forte, che davanti alle avversità non si era mai arresa, prendendo di petto la vita. Negli ultimi mesi aveva iniziato a lavorare nella trattoria di corso dei Mille, dove poi è stata colpita dalla scossa elettrica fatale.
Legatissima alla sorella, Annalisa, con la quale aveva un rapporto speciale, come la stessa donna aveva descritto, fatto di quotidiane telefonate, visite e grande sintonia. Con i suoi tre figli di 21, 17 e 14 anni, viveva in un appartamento che aveva occupato abusivamente per garantire loro un tetto sulla testa. E che oggi pare possano essere a rischio sfratto: pochi giorni fa, infatti, era stato notificato l’avviso di sgombero, pratica che per il momento sembra non essere destinata ad andare avanti, come hanno spiegato il consigliere comunale Mariangela Di Gangi e l’assessore Fabrizio Ferrandelli. Era amica di tutti, Mimma, come testimoniano le centinaia di reazioni che ancora oggi invadono lo spazio del web, tanto da aver lasciato dietro di sé un vuoto, fatto di dolore e incredulità.
Sentimenti che albergano soprattutto nel cuore dei tre ragazzi e del compagno della donna, Marco Alfano, con cui la trentottenne stava condividendo la sua vita. Insieme lottavano per fronteggiare gli ostacoli, affrontati con il sudore della fronte e il duro lavoro.
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