Le notti della città si trasformano in un incubo per chi abita o lavora in alcuni dei suoi quartieri residenziali. Finestrini rotti, ruote tagliate e auto rovistate, tra i residenti che hanno denunciato i danneggiamenti notturni alle forze dell’ordine, si insinua anche il timore che i vandali siano alla ricerca disperata di denaro per l’acquisto di crack, la droga sintetica a basso costo che sta dilagando tra i più giovani e gli emarginati. Un’ipotesi che, fino a questo momento, è stata soltanto sussurrata dagli investigatori che comunque stanno cercando di andare più a fondo per capire se questi continui raid sia collegati a una situazione di disagio sociale o se ci siano altri fenomeni da tenere sotto controllo. Fatto sta che tra via Brigata Verona, via Emilia, via Liguria, viale Campania, via Empedocle Restivo, Via Lazio e Via Tevere, almeno sedici vetture sono state prese di mira e bersagliate nella tarda serata tra giovedì e venerdì. Fatti simili erano stati registrati nei giorni scorsi anche in piazza Don Bosco, piazza Unità d'Italia e via Ammiraglio Rizzo: nella zona della Fiera del Mediterraneo, invece, le telecamere di alcuni negozi avrebbero ripreso un gruppo di minorenni intenti a infilare un coltello tra le gomme di alcune auto in sosta, forse per portare a termine una sorta di «gioco» criminale. Appena dieci giorni fa scene analoghe si erano verificate sempre nella parte «nuova» della città, cioè in via Alcide De Gasperi, in via Sicilia, in viale Croce Rossa e, ancora una volta, in via Emilia mentre, all’inizio della settimana, alcuni furti erano stati denunciati vicino al velodromo dello Zen, nel parcheggio accanto a Palazzo Gamma, in piazzale Girolamo Li Causi 2, sede che ospita centinaia di operatori dei call center. Ma anche la scorsa settimana, nel quartiere Matteotti e principalmente nelle strade che incrociano via Libertà, erano state prese di mira diverse auto, in particolare Smart, alle quali erano state rubate le marmitte catalitiche che contengono un prezioso metallo che poi i ladri rivendono al mercato nero. Pure in questa occasione le vittime dei furti hanno denunciato quanto accaduto alle forze dell’ordine, che hanno avviato le indagini e intensificato i passaggi notturni della pattuglie. Ma i malviventi continuano a colpire. I residenti, costretti a vivere in una condizione di insicurezza, si sono passati la voce e stanno provando ad adottare accorgimenti per proteggere i propri beni. Insomma un’escalation tra pneumatici distrutti e vetri spaccati, interni messi sottosopra e oggetti rubati spesso dal valore di pochi euro che, da qualche tempo, continua a ripetersi con una frequenza preoccupante. Alcuni investigatori ipotizzano che dietro a questi episodi di vandalismo e di piccoli furti potrebbe nascondersi il modo più facile per alcuni - giovani in particolare - di procurarsi i contanti che servirebbero a comprare il crack, ormai facilmente reperibile nelle piazze di spaccio. Il modus operandi di chi colpisce le macchine parcheggiate sembra infatti mirato a recuperare rapidamente telefoni cellulari, documenti e persino monete dimenticate negli abitacoli che si trasformerebbero in prede ambite per finanziare il consumo di questa sostanza stupefacente il cui costo sul mercato è talmente basso da essere alla portata anche dei più poveri. Un allarme che, però, non trova conferme anche se i raid delle ultime ore sono solo l'ultimo segnale di una crisi della sicurezza complessiva che sembra non trovare ancora risposte efficaci.