Operazione antimafia Gigante, un condannato nei processi Addiopizzo è il personaggio principale degli arresti della Dia a Genova
È Salvatore Mario Lo Piccolo, palermitano di 66 anni, il personaggio principale dell'operazione Gigante, che stamattina (26 novembre) a Genova ha visto sei arresti. Si tratta di una vasta operazione antimafia condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia locale, coadiuvata dai Centri operativi Dia di Palermo, Milano e Torino. Detto il Presidente e in contatto con il reggente della cosca, Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore, capomafia di Tommaso Natale, Salvatore Mario è accusato di avere avuto un ruolo centrale sulle vicende oggetto dell'inchiesta della Dia a Genova, ma che ha coinvolto anche il centro operativo di Palermo. Il mafioso fu arrestato nelle prime due delle operazioni Addiopizzo, nel 2008 e nel 2009 e fu condannato a 9 anni e 6 mesi con una sentenza definitiva che, col meccanismo della continuazione, ricomprese entrambe le inchieste in cui era stato implicato. La Dia ha eseguito le misure cautelari in carcere, emesse dal Gip del capoluogo, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di 6 indagati, accusati a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori, aggravato dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose, associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione illecita di armi e estorsione. È finito in carcere anche l’imprenditore genovese che operava nella logistica in porto, Gabriele Silvano. Misura cautelare anche per Enrico Bomarzo, dipendente di una ditta di spedizioni genovese. Gli altri a finire in manette sono tre cittadini sudamericani: John Harold Ordonez Garcia, Boris Jiampier Maruri Moreira e Victor Manuel Maruri Moreira. A coordinare le indagini il pubblico ministero dell’Antimafia Monica Abatecola. In corso anche il sequestro preventivo di un terreno a Palermo, perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di ulteriori indagati. L’operazione, denominata Gigante, nasce dagli approfondimenti antimafia eseguiti dalla Dia di Genova nei confronti di alcune società della logistica, dai quali è emerso il rischio di infiltrazione mafiosa attraverso alcuni esponenti del mandamento Tommaso Natale di Palermo, motivo per cui le società sono state colpite da interdittive. Le indagini hanno portato alla scoperta di 4 pistole ed oltre 500 proiettili, occultati in un container/shelter, in uso alla società logistica e nella disponibilità dell’imprenditore. L’imprenditore è accusato di aver costituito un gruppo organizzato dedito al traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica. È stato infine contestato all’imprenditore anche il reato di estorsione poiché, forte della disponibilità di armi, minacciava di morte una persona costringendola a non vendere un immobile sulle alture di Genova, nella disponibilità di quest’ultima, e anzi a sottoscrivere un contratto di comodato d’uso in suo favore al fine di adibirlo a B&B dal quale l’indagato avrebbe tratto guadagni esclusivi. I sei arrestati sono stati condotti nel carcere di Genova Marassi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.