Gli allagamenti a Palermo di nuovo senza colpevoli, un giudice dice no al risarcimento da parte del Comune
In Sicilia si dice che ogni testa è un tribunale. In questo caso l'affermazione cade a taglio, perché sui danni dell'alluvione del luglio 2020 le sentenze dei giudici continuano a essere di segno opposto. A volte danno torto al Comune, in altre pronunce invece continuano a prendere per buona l'idea che si sia trattato di un evento talmente eccessivo ed imprevisto che se anche le strade fossero state progettate secondo le più moderne caratteristiche e dimensioni non sarebbe cambiato nulla. Questa volta la partita la vince l'avvocatura comunale, nella persone dell'avvocato Valentina Bellomo che ha seguito la causa intentata da Adriano Veniero, difeso dall'avvocato Francesco Punzo che aveva chiamato in causa il Comune e la società partecipata Amap. Il giudice di pace, Angelica Tantillo, questa volta ha rigettato le domande e compensato le spese. Un servizio completo di Giancarlo Macaluso sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi