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Palermo, dopo 15 giorni ripristinato l'impianto elettrico nella scuola dello Zen: i bambini non fanno più lezione al buio

Il furto dei cavi sotterranei in rame ha lasciato senza luce i tre plessi scolastici per due settimane

Protesta alla scuola Falcone allo Zen di Palermo

Dopo due settimane sono stati finalmente ripristinati l’impianto elettrico e quello idraulico e ora alla scuola Falcone dello Zen si può ripartire con più entusiasmo di prima. Sono servite le proteste dei bambini e dei loro genitori e l'insistenza e i continui solleciti del preside Massimo Valentino. I bambini possono tornare a fare lezione in maniera regolare e non più al buio come in questi giorni. Il furto dei cavi sotterranei in rame ha lasciato senza luce i tre plessi scolastici per 15 giorni e circa 600 bambini hanno vissuto grandi disagi.

Ma Valentino e i suoi docenti non si sono scoraggiati. La scuola è rimasta aperta. All’indomani del furto il dirigente ha organizzato un Consiglio d’istituto e un Collegio docenti straordinario per informare il personale e rimodulare insieme il calendario scolastico.

«Quanto è avvenuto è un brutto segnale perché compiuto verso la scuola. In un quartiere abbondato dalle istituzioni - dice il preside Valentino -. Qualcuno non ha ancora capito che la scuola è qualcosa che appartiene loro. E i bambini hanno frequentato al buio con orario ridotto e diverse turnazioni. Siamo andati avanti comunque. La scuola è rimasta aperta e questo è un segnale di presenza istituzionale, ma quanto è avvenuto ha scosso le famiglie. Ora è stato ripristinato tutto e da lunedì torneremo a pieno regime».

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