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Palermo, la dispersione scolastica al centro di un convegno al Molo Sant'Erasmo

Convegno sulla dispersione scolastica rivolto ai quartieri Sperone e Brancaccio, quartieri periferici di Palermo, che coinvolgerà attori del mondo della scuola, del terzo settore e delle istituzioni.

La dispersione scolastica e la devianza minorile sono due fenomeni complessi e interconnessi che affliggono molte realtà territoriali, con gravi conseguenze per i ragazzi coinvolti .

Dai dati emergenti dalla recente Inchiesta sulla condizione minorile in Sicilia condotta dalla Commissione Antimafia dell’ARS, risulta come «gli indici di dispersione scolastica riferiti dai Tribunali per i minori restano tra i più alti d’Europa, con un picco drammatico nel passaggio tra la scuola media e le superiori. E con un vulnus ulteriore: dove non arriva l’offerta formativa ed educativa dello Stato spesso arriva la criminalità organizzata, con un sistema di seduzioni, valori e reclutamenti che segna per sempre il destino di questi minori».

Da questa emergenza sociale nasce l’idea da parte di Associazione Sant’Erasmo Nautilus – OdV e Associazione TED Formazione Professionale – ETS, realtà che si confrontano quotidianamente con giovani delle periferie palermitane quali quelle dello Sperone e Brancaccio, di realizzare un convegno sul tema che possa rappresentare un primo passo fondamentale per sensibilizzare comunità e avviare un percorso di confronto e di co-progettazione di interventi mirati. Il convegno prenderà il via alle 9,30 di martedì 19 novembre nei locali dell’Associazione Sant’Erasmo Nautilus a Palermo, Porticciolo Sant’Erasmo – Edificio B e vedrà la partecipazione in qualità di relatori, degli attori del mondo scolastico, del terzo settore e delle istituzioni direttamente coinvolti nella programmazione e attuazione d’interventi di prevenzione e contrasto alla dispersione. La necessità infatti è quella non solo di discutere le possibili strategie di intervento con istituzioni, scuole, terzo settore e stakeholders territoriali, ma anche e soprattutto quella di creare una rete di collaborazione concreta che possa avviare un processo di cambiamento positivo nei territori target.

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