Rissa a Palermo proprio davanti al villaggio dello Sherbeth. Ieri sera intorno alle 23 due gruppi di giovani sono entrati in contatto per motivi ancora da chiarire: una decina i ragazzi coinvolti, che hanno cominciato a tirare pugni, schiaffi e calci alla cieca all’altezza del chiosco in stile liberty in piazza Verdi gettando nel panico chi si trovava a passare da lì in quel momento.
Il primo contatto tra le due fazioni si è verificato proprio in mezzo alla folla che si stava godendo la fiera del gelato, che ospita maestri internazionali proprio ai piedi del Teatro Massimo e lungo la via Maqueda. Uno dei giovani partecipanti alla baraonda si è rifugiato con la testa sanguinante tra i vicoli dell'Olivella: il ragazzo, seguito dalla giovane fidanzata preoccupata per le sue condizioni, ha riportato vistose ferite alla tempia. E proprio la fuga di quest’ultimo avrebbe di fatto interrotto la zuffa.
Successivamente, il resto dei giovani, che hanno tentato di riportare la calma in qualche modo, ha seguito tra le strade dell’Olivuzza il pestato. Dopo pochi minuti, un terzo gruppo, tra i quali figuravano anche degli adulti, sarebbe arrivato in piazza Verdi e si sarebbe diretto all’interno dell’Olivella per cercare il giovane e gli altri ragazzi. Allertati dai presenti, sul posto sono arrivate quattro gazzelle dei carabinieri e un’ambulanza, che però non ha trovato il ferito: i militari acquisiranno nelle prossime ore le immagini delle telecamere di video sorveglianza per ricostruire la dinamica e provare a dare un volto a chi ha partecipato alle violenze.
Chi era presente si è lamentato della scarsa attenzione riservata all’evento: «Siamo in centinaia qui - sfogano alcuni partecipanti allo Sherbeth - tra cui anche molti turisti e maestri internazionali. Non è una bella pubblicità e ci saremmo attesi una maggiore presenza delle forze dell’ordine».
Questo non è il primo episodio di violenza esploso ai piedi del Teatro Massimo: lo scorso aprile, un sedicenne, ha subito un’aggressione immotivata da parte di un branco di giovanissimi che lo ha prima spintonato e poi picchiato selvaggiamente procurandogli la frattura della mandibola. A giugno era toccato ad un ricercatore universitario ed avvocato, reo di aver rimbrottato un ragazzino che stava vandalizzando alcuni monopattini a noleggio: l’uomo è stato aggredito da un gruppo di adulti, parenti del ragazzino, ritrovandosi con il naso rotto e diversi traumi in viso.
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