Il danno stavolta è più grosso delle altre volte. I ladri non hanno rubato il rame all'esterno della scuola o dalle grondaie, anche perché quello lo avevano rubato già prima, adesso si sono portati via i cavi centrali sotterranei e non sarà facile ripristinare l'impianto elettrico. Stamattina (4 novembre), intorno alle 8, docenti e personale entrando nell'istituto hanno scoperto di essere al buio e non si trattava di un black-out elettrico, ma di un furto di fili e cavi elettrici. Il furto è stato commesso, con ogni probabilità, durante il lungo ponte per le festività dei defunti, tra venerdì 1 novembre e ieri, domenica 3. La scuola ora è al buio e senza acqua, senza lim. Per questo i bambini oggi sono tornati a scuola. «Ma anche in queste condizioni domani la scuola riapre - dice il dirigente Massimo Valentino -. Con orario ridotto perché saremo ancora al buio e senza acqua e non è possibile nemmeno attivare un generatore di corrente perché sono stati tranciati proprio i cavi centrali, ma il messaggio che dobbiamo lanciare è che la scuola non si ferma. Sono amareggiato, ma non ci arrendiamo. Dobbiamo ripristinare subito la funzionalità della scuola o trovare una sede provvisoria. La scuola è chiusa perché non ci sono le condizioni di sicurezza visto che ci sono i pozzetti aperti». Sul furto indagano i carabinieri della stazione dello Zen a cui la scuola oggi ha presentato la denuncia. Saranno acquisite le telecamere della videosorvegliaanza. La scuola dello Zen è già stata al centro di varie ruberie: dai generi alimentari ai computer sino alla cresta sul denaro proveniente dall’Ue. E su questi fatti sono indagati l'ex preside Daniele Lo Verde e il suo vice Daniele Agosta, arrestati ad aprile dello scorso anno per corruzione e peculato, e altri 10 docenti.