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I bimbi ribelli dello Sperone accanto alla Rosalia risorta

Esplode Il Festino dello Sperone, complessa, difficile, effervescente periferia di Palermo. E si accede una «nuova luce di speranza sulla città», è stato ripetuto mentre 400 bambini «Rosalie e Rosalii ribelli» oggi pomeriggio sfilavano in corteo con il «Carro risorto, restaurato, di Kounellis alternando stazioni artistiche narrative, «preghiere ribelli» e performance».

È la Santuzza delle periferie quella celebrata a Palermo con un evento diverso dal solito: un vero Festino nel quartiere Sperone che ha animato la borgata con un esercito pacifico di bambine e bambini della scuola «Sperone-Pertini» vestiti di bianco e con delle coroncine dei talenti e dei desideri da indossare a testa alta che hanno indicato la via al «Carro risorto delle Rosalie ribelli», il prezioso Carro dell’artista Jannis Kounellis realizzato per il Festino del 2007 e che era in stato di abbandono.

I cittadini dello Sperone, spinti e incoraggiati dalla preside Antonella De Bartolo, da 12 anni riferimento in questa porzione di città, insieme alla scuola intitolata al presidente Sandro Pertini, sono stati i primi così a testimoniare e vivere la misura di un importante progetto di recupero di alcuni carri trionfali di Santa Rosalia che il Comune di Palermo intende affidare alla cura di diversi quartieri.

Dopo questa giornata il «Carro risorto» di Kounellis sarà posizionato sotto il murale «Le Rosalie ribelli» e affidato alla cura dello Sperone. Il corteo è partito ed è tornato davanti al murale «Sangu e Latti». Tutti sono stati invitati a indossare abiti di color avorio, bianco o panna, quasi a scrivere tutte e tutti insieme, «una pagina di risurrezione per un’opera d’arte e per un quartiere. E portare e moltiplicare una nuova luce di speranza su Palermo».

Afferma la preside dello Sperone-Pertini: «Cosa hanno in comune il quartiere Sperone e il Carro di Kounellis? Una storia di incuria, ma soprattutto una qualità meravigliosa: la luce. Da un lato i raggi del sole che riflettono sul mare e rimbalzano sulle pareti cieche delle palazzine di edilizia popolare, dall’altro il bagliore dei cristalli Swarovski sulla vela del carro a forma di nave. Luce che è risveglio, orizzonte e prospettiva, e che soprattutto può essere una possibilità per entrambi: insieme, lo Sperone e il Carro di Kounellis, sotto lo sguardo amorevole della Santuzza di cui quest’anno si festeggia il 400 anniversario del ritrovamento delle spoglie miracolose che salvarono Palermo dalla peste». Il Carro risorto delle Rosalie ribelli per il sindaco Roberto Lagalla «regala una forte connotazione, non solo dal punto di vista della tradizione, ma anche dal quello della crescita sociale e culturale. Una cooperazione tra le diverse realtà della città che è il vero senso dei festeggiamenti di Santa Rosalia».

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