Il reato in sé è già prescritto ma ora per Totò Orlando c’è un ultimo, delicatissimo passaggio, per far cadere nel nulla il processo - e di conseguenza la condanna a un anno e sei mesi - che lo ha visto finora «soccombente»: il ricorso contro la sentenza di appello che ha riconosciuto l’attuale assessore comunale ai Lavori pubblici colpevole di tentata concussione, deve superare il vaglio di ammissibilità. Solo così la Cassazione potrà dichiarare l’estinzione del reato per avvenuta prescrizione, chiudendo sicuramente il caso giudiziario, ma forse non ancora lo scontro politico. Un servizio completo di Riccardo Arena sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi