Sarebbe stata lei a «stuzzicare» i ragazzi, a provocarli e a condurli nel cantiere abbandonato del Foro Italico di Palermo dove ci sarebbe stata una nottata di sesso estremo, ma non di violenza. I rapporti sarebbero stati consensuali e la denuncia da parte della diciannovenne sarebbe il frutto della sua fragilità psicologica, resa ancora più borderline da una personalità eccessiva, che la renderebbe inaffidabile e senza credibilità. Nell’udienza ieri sullo stupro di gruppo, avvenuto il 7 luglio dell’anno scorso, la parola è passata ai difensori dei sei imputati maggiorenni. Nella prima tornata gli avvocati Giuseppe Farina, Carmelo Adamo e Leonardo Lo Presti hanno ribadito le versioni di Christian Maronia, Elio Arnao e Angelo Flores, mentre venerdì prossimo sarà volta dei colleghi che assistono Cristian Barone, Gabriele Di Trapani e Samuele La Grassa. Un servizio completo sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi