Palermo

Sabato 05 Ottobre 2024

I corsi fasulli alla scuola Falcone dello Zen di Palermo, il preside: «C’è sconforto ma andiamo avanti a testa alta»

Massimo Valentino

La ferita che si stava rimarginando si è riaperta. Il cuore dello Zen ha dovuto subire un altro colpo, anche se molti se lo aspettavano. È questo lo stato d'animo delle famiglie, e in particolare dei genitori, che ogni giorno al preside, agli insegnanti e ai collaboratori scolastici della scuola Falcone affidano i loro figli. «Nonostante le cattive notizie, che poi sono lo strascico di quanto è accaduto l'anno scorso - commenta l’attuale preside, Massimo Valentino, arrivato dopo un interim a Domenico Di Fatta, seguito all'arresto di Daniela Verde -. Noi continuiamo a lavorare a testa alta, più motivati di prima. Alcuni degli insegnanti e dei collaboratori coinvolti in questa vicenda sono ancora qui, altri sono stati trasferiti in altri istituti. A scuola non perdiamo gli obiettivi e nonostante tutto riusciamo a coinvolgere sempre più le famiglie. Finalmente quest'anno - continua il preside - i genitori dei nostri studenti si sono registrati alla piattaforma digitale che li informa su tutto quello che accade ogni giorno. Si adattano ai tempi che cambiano, fanno passi avanti anche loro e si lasciano coinvolgere». Così facendo le famiglie riescono a sapere sempre, in tempo reale, se i figli sono in classe, quale è il loro rendimento e ricevono le comunicazioni del preside e dei docenti. Nonostante l'amarezza, non si arrendono nemmeno le associazioni che, da tanti anni, lavorano nel territorio come Laboratorio Zen insieme, presieduto da Fabrizio Arena. «Non ci stupisce che in questa faccenda inquietante - dice Arena - siano coinvolte altre persone perché certamente non potevano fare tutto da sole due persone. Il quartiere non si sconvolge, certo, l'anno scorso abbiamo accusato tutti il duro colpo, però continuiamo a lavorare come abbiamo sempre fatto, anzi ancora di più. Ciò che è accaduto ha un peso relativo perché il quartiere è forte, crede nell'operato del nuovo preside e di tutti coloro che si sbracciano per cambiare il volto dello Zen e i genitori continuano a sperare in un futuro migliore per i loro figli». I tanti volontari sono in prima linea e si impegnano quotidianamente nel contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica con servizio di doposcuola, accompagnando i bambini nel loro percorso di studi, attività laboratoriali e artistiche, formazione, attività culturali con visite a musei e monumenti, spettacoli teatrali e sport. Mostrano ai giovani le opportunità che esistono e coltiva i loro curiosità e passioni. Per gli adulti si organizzano attività di orientamento professionale. Si costruiscono percorsi personalizzati di inclusione volti ad accompagnare nella crescita, sviluppare competenze professionali e, nel caso delle giovani madri, si da loro una mano nella cura dei propri figli, favorendo opportunità lavorative ed evitando il rischio di esclusione sociale. Tra gli aiuti concreti che le associazioni offrono ai residenti del quartiere anche l'ambulatorio sociale, luogo di accoglienza che ha come obiettivo quello di tentare di aiutare le fasce più bisognose della popolazione, fornendo prestazioni mediche alle quali, per via delle lunghe attese e dell'impossibilità di rivolgersi a medici privati, rinuncerebbero a curarsi.

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