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Assolto un dirigente della Rap di Palermo, era accusato di peculato

La sede della Rap, in piazzetta Cairoli, a Palermo

La terza sezione del tribunale di Palermo, presieduta da Fabrizio La Cascia, ha assolto il dirigente della Rap di Palermo Massimo Collesano, difeso dall’avvocato Antonio Gattuso, dai reati di peculato con la formula perché il fatto non sussiste e per quelli di falso perché il fatto non costituisce reato.

È stata disposta la revoca del sequestro e la restituzione delle somme sequestrate. Il processo è iniziato sei anni fa e all’epoca dei fatti Collesano era direttore dell’area finanza e bilancio della Rap. La procura aveva chiesto la condanna a sei anni di carcere. L’inchiesta era legata all’accertamento del corretto pagamento di sanzioni pecuniarie comminate alla Rap per mancata ottemperanza agli obblighi di sicurezza sul lavoro. E, in particolare, relativamente a un cantiere in corso Vittorio Emanuele per il ripristino del manto stradale in previsione del Festino di Santa Rosalia. Le deleghe che allora erano del dirigente Collesano, tra cui l’area Finanza e Bilancio, i settori Comunicazione e Urp, Pianificazione, programmazione e qualità, furono temporaneamente assegnate ad altri funzionari dirigenziali in attesa della definizione dell’iter processuale.

«Fin dal giorno del mio insediamento - commenta il presidente della Rap Giuseppe Todaro - ho sempre apprezzato la grande professionalità di Collesano, la sua disponibilità e la sua abnegazione. Non avevamo dubbi sull’esito del processo e sono felice che le nostre previsioni siano state confermate. Auspico che gli altri soggetti coinvolti nel processo collegato, ancora in corso in appello e riguardante la medesima vicenda, pervengano allo stesso risultato ponendo definitivamente fine a questo spiacevole e doloroso capitolo».

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