Palermo, la firma «galeotta» alle elezioni per l'Ordine dei medici: il caso finisce in Procura
Le elezioni per il rinnovo degli organi statutari dell'Ordine dei medici di Palermo, concluse bruscamente con l'annullamento, diventeranno oggetto di un’inchiesta penale. Nei prossimi giorni sarà presentato un esposto alla Procura della Repubblica in cui saranno contenuti tutti i passaggi chiave che, martedì sera a Villa Magnisi, sede dell'Ordine, hanno portato alla sospensione delle operazioni di voto. A pochi minuti dalla chiusura dei seggi, Ornella Barraco, medico e sorella di un pediatra residente a Torino, ha scoperto che qualcuno aveva firmato al posto del fratello Paolo nel registro dei votanti. Un fatto che ha immediatamente sollevato sospetti e spinto la professionista a denunciare l'episodio. «Il presidente del seggio - dice la Barraco - ha tentato di porre rimedio annullando la firma incriminata ma era palese che fosse contraffatta. Era stata compilata con i dati di mio fratello ma lui era a Torino e quindi mi sono indignata per la situazione». La tensione tra i membri della lista Rinnovare, una delle due in corsa, guidata da Giovanni Imburgia, e quelli della lista Amato Presidente, che fa capo al presidente uscente Toti Amato - da una trentina d’anni al vertice dell’Ordine - è salita al punto da invocare l'immediata sospensione delle operazioni di voto e di scrutinio. La regolarità dell'intera elezione sarebbe stata infatti ormai compromessa. Il presidente del seggio, Giuseppe Papa, è stato costretto ad annullare le elezioni, sigillando i registri e chiamando la polizia a redigere un rapporto, che sarà inviato all'autorità giudiziaria per compiere ulteriori valutazioni. L’attuale presidente Amato, che comunque ha sottolineato di avere un rapporto di grande stima con il «concorrente» Imburgia, ha confermato che fino al momento della firma irregolare non vi erano state segnalazioni di problemi. Amato ha sottolineato come la decisione di annullare le elezioni sia stata presa per preservare l'integrità dell'Ordine e tutelarne l'immagine. Ha inoltre garantito che le nuove elezioni si terranno entro la fine dell'anno, come previsto dalle norme e che metterà a disposizione degli inquirenti tutta la documentazione necessaria per le indagini, se sarà richiesta. Nel frattempo lo stesso Amato ha inviato alla Federazione nazionale un quesito per sapere se la tornata elettorale dovrà ripartire dall’inizio o se basterà ripetere solo l’ultima - la terza che appunto è stata cancellata - per eleggere il nuovo presidente. Ma, oltre al caso del pediatra torinese, si sarebbero scatenate voci di corridoio sull'improvviso incremento dei votanti negli ultimi giorni. «Per la prossima tornata le regole devono essere trasparenti. Fino a due giorni fa - ha spiegato Imburgia - c’era fibrillazione perché avevano votato 1400 medici, ben al di sotto del quorum necessario. Poi lunedì il numero di voti ha avuto un'accelerazione incredibile arrivando a segnare 700 preferenze in una sola giornata». Anche per questo motivo la lista Rinnovare ha sollecitato una più rigorosa applicazione del regolamento elettorale. «La firma falsa di un medico che non era presente non può essere una leggerezza o una cosa che può accadere casualmente - ha aggiunto Imburgia -. Ecco perché riteniamo che sia giusto informare la Procura in modo da chiarire tutti i dubbi».