Palermo

Giovedì 19 Settembre 2024

Don Pino Puglisi, Schifani: «Grati a chi ha raccolto la sua eredità». Piantedosi: «Il suo ricordo resta vivo»

Padre Pino Puglisi

«Il 31° anniversario della tragica uccisione di padre Puglisi ci riporta alla memoria il sacrificio di un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia e alla difesa dei valori della giustizia e della dignità umana. Don Pino è stato una guida spirituale e morale per tutta la comunità di Brancaccio e per la Sicilia intera, e il suo martirio rappresenta ancora oggi un monito contro l’oppressione mafiosa e una fonte d’ispirazione per quanti combattono per un futuro migliore». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che oggi pomeriggio sarà presente in Cattedrale alla messa in suffragio del beato Pino Puglisi. «Nel ricordare don Puglisi - prosegue Schifani - è doveroso sottolineare l’importante ruolo che svolge il Centro di accoglienza Padre Nostro, che rappresenta una luce di speranza in un territorio ferito, promuovendo quotidianamente valori di solidarietà, inclusione e legalità. In questo giorno di memoria, desidero esprimere, a nome dell’intera Regione, profonda gratitudine verso tutti i volontari del Centro, a iniziare dal presidente Maurizio Artale, che vi operano con dedizione. Essi custodiscono e portano avanti l’eredità di don Puglisi, contribuendo a realizzare il sogno di una Sicilia libera dalla mafia e fondata su valori di pace e fratellanza».

Piantedosi: vivo il ricordo della sua instancabile opera

«Sono trascorsi 31 anni dal feroce assassinio di don Pino Puglisi per mano della mafia. Ma più che mai vivo è il ricordo della sua instancabile opera a difesa dei giovani e dei più svantaggiati. Una missione che il sacerdote portò avanti sempre con coraggio, promuovendo spazi di incontro e di crescita per contrastare l’influenza che la criminalità organizzata voleva esercitare sul territorio. La vita di don Puglisi, trascorsa a fianco dei ragazzi del quartiere Brancaccio, il suo infaticabile impegno civico e apostolico, la sua dedizione alla comunità, il suo insegnamento ispirato a valori di solidarietà e giustizia, rappresentano ancora oggi un esempio per le nuove generazioni e un simbolo di riscatto sociale». Così il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ricorda la figura del sacerdote palermitano assassinato il 15 settembre del 1993.

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