Il legale della diciassettenne accusata di aver sterminato madre e due fratelli durante un rito di liberazione dal demonio ad Altavilla Milicia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della norma (decreto Caivano) che ha introdotto il divieto di messa alla prova per i minori imputati (tra l’altro) dei reati di omicidio aggravato e violenza sessuale. Per la strage sono in carcere Giovanni Barreca, accusato di essere uno dei responsabili assieme alla figlia diciassettenne, Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Il difensore, che ha posto la questione davanti al Gip dei minori in udienza preliminare, ritiene incostituzionale la norma poiché limiterebbe la funzione di riabilitazione affidata all’istituto della messa alla prova per i minori.
Il pm ha chiesto di ritenere la questione irrilevante è manifestamente infondata. Il giudice si è riservato e ha rinviato all’udienza di giovedì 26 settembre alle ore 14,30.
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